L’Osservatore Romano con sgomento: «Trump non si ferma»
«Trump non si ferma». Lo sottolinea con sgomento l’Osservatore Romano in un servizio nel quale riferisce delle decisioni del presidente americano. In particolare, parlando della firma dei decreti esecutivi con i quali Trump intende limitare l’immigrazione da alcuni paesi, il quotidiano d’Oltretevere
ricorda che «è stato bloccato per 120 giorni il programma che prevedeva l’ingresso di rifugiati negli Stati Uniti, programma varato da Barack Obama. L’ingresso sarà sospeso per i cittadini provenienti da sette paesi a maggioranza musulmana: Siria, Libia, Iran, Iraq, Somalia, Sudan, Yemen».
Il quotidiano d’Oltretevere registra anche l’intervento dell’Onu che «ha chiesto agli Usa di mantenere la lunga tradizione di accoglienza e protezione nei confronti di coloro che fuggono dai conflitti». Sul tema, il quotidiano della Santa Sede, registra anche le parole del presidente iraniano, Hassan Rohani, che ha dichiarato: «Questo è tempo di riconciliazione e convivenza, non di erigere muri tra le nazioni».
«Un riferimento indiretto – annota l’Osservatore Romano – al controverso progetto, lanciato da Trump nei giorni scorsi, di completare e rafforzare la barriera al confine tra Stati Uniti e Messico. Dopo una serie di dichiarazioni, ieri Trump e il presidente messicano, Enrique Pena Nieto, hanno avuto un lungo colloquio telefonico. Al termine, la Casa Bianca ha emesso una nota nella quale sottolinea che i due leader ‘concordano di dover lavorare insieme nell’ambito di un vasto dialogo su tutti gli aspetti delle relazioni bilaterali».
I primi effetti dell’ordine esecutivo firmato da Trump si fanno comunque già sentire : le autorità egiziane hanno impedito a cinque cittadini iracheni ed uno yemenita – già in possesso del visto di ingresso per entrare negli Stati Uniti – di imbarcarsi oggi per New York. I sei erano arrivati al Cairo dove avrebbero dovuto prendere un volo delle linee aeree egiziane con destinazione l’aeroporto JF Kennedy a New York.