Meningite, nuovi casi: al Cardarelli di Napoli morto un ragazzo di 36 anni
Ieri Caltanissetta, oggi Napoli. In Sicilia all’ospedale “Sant’Elia” è stato ricoverato un uomo di 60 anni di San Cataldo, affetto da sintomi di meningite batterica, forma più grave rispetto a quella virale ma l’uomo è ancora vivo. A Napoli, invece, un ragazzo di 36 anni è morto a causa della meningite la scorsa notte nel pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Napoli. Il direttore generale del Cardarelli, Ciro Verdoliva, rende noto che “sono state attivate, come da protocollo, tutte le profilassi necessarie. Ogni operatore sanitario o soggetto entrato in contatto con il paziente all’interno dell’area di competenza dell’Azienda ospedaliera è stato sottoposto a profilassi antibiotica. Allo stesso modo è stata effettuata la bonifica dell’ambiente grazie ad una corretta areazione della struttura interessata e sono state già allertate le autorità sanitarie competenti”.
Dai sanitari un appello alla calma
In considerazione del rischio che questo decesso possa alimentare “una psicosi ingiustificata”, il direttore generale del Cardarelli precisa che “non esiste nel Cardarelli alcuna emergenza a seguito di questo caso”. In merito alle condizioni del 36enne deceduto, Verdoliva spiega che “i medici hanno immediatamente individuato la natura dei sintomi, ma nonostante questo non è stato possibile stabilizzarne le funzioni ormai irrimediabilmente compromesse. È infatti giunto in pronto soccorso in stato di coma e in imminente pericolo di vita. Alla sua famiglia va il cordoglio di tutto il personale del Cardarelli”, conclude.
A Caltanissetta il secondo caso di meningite batterica
L’uomo di 60 anni ricoverato a Caltanissetta è in prognosi riservata. Il paziente è stato ricoverato nella divisione di malattie infettive dell’ospedale Sant’Elia della città Si tratta del secondo caso di meningite in meno di un mese a Caltanissetta, dopo che lo scorso 22 dicembre era stato ricoverato un altro uomo di 70 anni, fortunatamente poi dichiarato fuori pericolo.