Meningite, sotto accusa i silenzi della Lorenzin: un esposto contro la ministra
L’allarme meningite arriva fino alla Procura della Repubblica: il Centro per i diritti dei cittadini (Codici) ha presentato un esposto per chiedere di valutare se il silenzio del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, sull’ingiustificato allarme meningite sia qualificabile come ipotesi di omissione di atti di ufficio. «Ci ritroviamo di fronte a un incremento esponenziale delle dosi di vaccino, parliamo del 130% nei soli ultimi due giorni – spiega il Codici –. Il ministro ha il dovere di intervenire subito e stroncare il silenzio che pervade questa campagna allarmistica, tanto più se ci troviamo di fronte a un procurato allarme ingiustificato. Pertanto – conclude il Centro per i diritti dei cittadini – chiediamo alla Procura di valutare il comportamento del ministro».
Meningite, il Codici presenta un esposto contro la Lorenzin
Dunque la guerra contro la meningite diventa una guerra che si combatte, oltre che con le cure mediche e antibiotiche, anche con le carte bollate, nel frattempo, però, sul fronte ospedaliero si apprende con sollievo che migliorano le condizioni sia della ventenne di Prato, ricoverata a Capodanno all’ospedale Pratese per meningite di tipo C – i sanitari, infatti, hanno disposto il trasferimento della paziente dalla terapia intensiva al reparto di malattie infettive – sia quelle della paziente 84enne colpita da meningite pneumococcica, degente dell’ospedale di Sulmona, dove è curata e assistita dal 28 dicembre scorso. E non è tutto: nella battaglia a colpi di allarmi e silenzi, di terapie e bollettini medici, affonda i suoi colpi anche la campagna per la prevenzione. Anche a Chieti, allora, dopo altre città italiane, è corsa al vaccino anti-meningococco. Circa 500 persone sono state vaccinate contro la meningite da meningococco nelle sole giornate di lunedì 2 e martedì 3 gennaio scorsi nei centri vaccinali dell’Azienda sanitaria locale Lanciano Vasto Chieti. E a comunicarlo è la stessa Asl, segnalando «un notevole afflusso di cittadini sensibilizzati in seguito agli ultimi casi di meningite registrati in Italia, una malattia – si sottolinea – rispetto alla quale non vi è alcuna epidemia in atto e alcuna emergenza sanitaria».
La corsa alla vaccinazione e la campagna d’informazione
Nell’ultimo quadriennio, si apprende, ci sono stati 36 decessi da meningococco di tipo C su 65 milioni di abitanti. «Ciò non toglie – spiega la responsabile del Servizio igiene epidemiologia e sanità pubblica (Siesp) della Asl, Ada Mammarella – che abbiamo sempre promosso le vaccinazioni, ed è dunque corretta la volontà delle persone di fare prevenzione. Certo, in questi giorni prevale la paura, che non si può fermare, ma con pazienza e professionalità i nostri operatori stanno accogliendo gli utenti, consegnano materiale informativo e vaccinano dopo avere spiegato loro le caratteristiche della patologia e i vaccini offerti. Chiediamo però ai cittadini di non ammassarsi a centinaia presso i nostri centri, non ha senso e non è utile a nessuno»…