Migranti, il governo pensa a tribunali speciali per l’espulsione. Lo faranno davvero?

3 Gen 2017 9:44 - di Francesco Severini

“Migranti, stretta sulle richieste di asilo”: il titolo è del Messaggero e fa riferimento a un provvedimento allo studio del governo da approvare nel prossimo Consiglio dei ministri che si occuperà del “pacchetto migranti”. 

Una matassa ingarbugliata

Dopo la strage di Capodanno e dopo il caso del terrorista Anais Amri, che proprio in Italia durate la permanenza in carcere si era radicalizzato, finalmente sembra che il governo abbia stabilito una linea meno morbida nei confronti dell’immigrazione incontrollata, così come le forze di centrodestra chiedono da anni. Ma non è semplice cercare oggi di riprendere in mano una matassa che si è andata via via ingarbugliando: il governo vuole procedure più snelle per espellere i migranti che non godono di protezione internazionale e non hanno dunque diritto all’asilo ma occorre fare i conti con i ricorsi di chi si vede respingere le richieste.

I numeri dei ricorsi 

I numeri li ha fatti lo stesso ministro della Giustizia Orlando: 15.008 ricorsi nei tribunali italiani nei primi cinque mesi del 2016 con un flusso in decisa crescita con circa 3500 nuovi ricorsi ogni mese. Ogni procedimento dura in media 167 giorni. È su questo terreno burocratico-giudiziario che occorrerà intervenire allora prevedendo un unico grado di giudizio per poter procedere all’espulsione dei migranti che non hanno diritto all’asilo. E senza un’udienza vera e propria ma con procedimento solo per iscritto. 

Tribunali speciali

La proposta allo studio, spiega ancora il Messaggero, mira a trasferire la materia a tribunali specializzati “che si occupano di tutte le controversie in materia di protezione internazionale, compresa la convalida del trattenimento del richiedente asilo nei Cie e l’appliczione di tutti i trattati sulla circolazione dei cittadini comunitari”. Il ministri degli Interni Minniti ha intanto in mente di completare la ristrutturazione dei Cie esistenti (Centri di identificazione espulsione) che sono 10 in tutto anche se ne funzionano solo 4. 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *