Nasce a destra un partito sovranista. Il 25 marzo corteo anti Ue a Roma
Europeisti ma sovranisti, patrottici ma aperti al leghismo post-secessionista di Salvini e con una mano tesa a
Giorgia Meloni e Raffaele Fitto. Il nuovo soggetto politico di destra vedrà la luce dalla fusione de La Destra e Azione Nazionale nel congresso fondativo del 17, 18 e 19 febbraio a Roma. Gianni Alemanno, Francesco Storace e Roberto Menia hanno tracciato oggi alla Camera la road map del partito che si caratterizza per «la partecipazione del basso, lo spirito inclusivo, l’elaborazione di un programma di sovranismo responsabile, sganciato dagli slogan e attento alle persone».
Nel corso della conferenza stampa è stato inoltre annunciato un corteo di protesta contro l’Ue che si svolgerà il 25 marzo a Roma in occasione dei 60 anni dei Trattati di Roma. «Porteremo – ha detto Alemanno- la nostra protesta contro il super-Stato burocratico e asservito alla Germania di quest’Europa che ha tradito gli ideali dei Trattati con un corteo che partirà da Santa Maria Maggiore e, attraverso i Fori imperiali, raggiungerà il Campidoglio. Non siamo anti-europeisti, ma siamo contrari ad un’Unione che cancella le differenze e costringe le nazioni in una maglia che fa gli interessi tedeschi»
Nome e simbolo del nuovo soggetto di destra saranno scelti con un sondaggio accessibile da subito al sito www.creailtuomovimento.it. dove è possibile anche rispondere ad un sondaggio sulle caratteristiche che deve avere il logo: «Devono esserci la Fiamma , la parola Patria, un richiamo all’esperienza di Alleanza nazionale, ecc.? Il tutto sarà sottoposto ad una commissione che poi precederà ad una selezione delle proposte: la parola finale spetterà al congresso di 1400 delegati.
«Non è un’operazione nostalgia -ha detto Menia- ma la nascita di qualcosa di si sente il bisogno. Non staremo lì a mostrare i muscoli per vedere chi è più sovranista. Veniamo tutti dalla scuola di Alleanza nazionale, e il passato non si può riproporre, ma deve trovare spazio una destra plurale che oggi non c’è, o non lo è in modo sufficiente». L’orizzonte è quello delle elezioni politiche: «Saremo presenti in tutte le regioni», ha assicurato Storace.
La scommessa è sulla possibilità di dar voce anche alla galassia della della destra sparsa in tante associazioni e realtà culturali che non necessariamente si riconoscevano nella vecchia Alleanza nazionale, la cui fine, però, ha esteso un tendenziale disimpegno dalla politica attiva di un certo mondo. Lo sfondo è quello della critica all’Unione Europea come “superstato burocratico” e non certo all’Europa delle nazioni come “destino” per un Paese come l’Italia.
Alla domanda su cosa caratterizzi il nuovo soggetto rispetto a Fratelli d’Italia, Alemanno ha replicato: «Premesso che noi siamo pronti ad affrontare la sfida del superamento della soglia del 3%, lavoriamo per l’aggregazione di un polo sovranista con FdI e Lega (ora che Salvini ha superato la vocazione nordista) e Direzione Italia di Raffaele Fitto: è la realtà di chi non si riconosce nel Ppe“.
«Quanto a Fratelli d’Italia – ha aggiunto – noi rappresentiamo l’idea di una destra che parte dal basso e include percorsi diversi. Abbiamo un modo diverso di fare politica», «ma è chiara la spinta per una grande aggregazione sovranista». A sottolineare la direzione di marcia, Francesco Storace ha detto di aver mandato una lettera a Giorgia Meloni: «Le ho scritto due righe -ha detto l’ex presidente della Regione Lazio- per invitarla al congresso: sarebbe accolta con grande rispetto».