Oggi in piazza con FdI l’Italia torna sovrana: per essere di nuovo protagonisti

28 Gen 2017 9:59 - di Priscilla Del Ninno

Oggi è il giorno di Italia sovrana in piazza, (corteo alle 14.30 da piazza della Repubblica, e alle 15.30 tutti a piazza San Silvestro), della grande mobilitazione. Il giorno in cui nell’agorà cittadina torna protagonista la gente: quella a cui ben quattro esecutivi di fila, da Monti a Letta, da Letta a Renzi, e da Renzi a Gentiloni («copia sbiadita» del suo ultimo predecessore), hanno assegnato dall’alto ben quattro premier non indicati dalla volontà degli elettori, non usciti da un democratico responso delle urne, ma arbitrariamente scelti ad hoc con precise e determinate strategie di Palazzo.

“Italia sovrana” in piazza: ecco dove e quando

E allora oggi su questo torneranno a puntarsi i riflettori: su questo e sulla necessità di veder rispettati e attuati i diritti degli italiani relegati da troppo ormai sullo sfondo in nome di dicktat europei imposti da una Ue – una unione più economica che diplomatico-strategica di Stati membri, sempre più penalizzante nei confronti dell’Italia, sia sul fronte fiscale che su quello della politica sull’immigrazione – e sull’urgenza, ormai imprescindibile all’indomani della nascita del governo Gentiloni, di chiedere che gli elettori di casa nostra possano tornare a votare e scegliere i propri rappresentanti in Parlamento. Oggi, allora, tutti in piazza a Roma per partecipare alla manifestazione di Fratelli d’Italia per un’Italia sovrana. Corteo alle 14.30 da piazza della Repubblica, e alle 15.30 tutti a piazza San Silvestro.

«Voto subito: non ci sono più scuse»

All’ordine del giorno, allora, la richiesta di andare al voto subito perché, come ribadito ancora nelle ultime ore dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, «ora non ci sono davvero più scuse». Seguono, a stretto giro, in un’ideale agenda-guida della mobilitazione, la critica gestione dei flussi migratori – in merito alla quale FdI propone da anni di lavorare per un blocco navale al largo della Libia indispensabile per fermare gli sbarchi degli immigrati – e, ancora, la discutibile gestione della Capitale, affidata ai Cinquestelle capitanati dalla Raggi e dai suoi «quattro amici al bar»… La parola, oggi pomeriggio, passa dunque all’Italia sovrana e a quei suoi rappresentanti che ne difendono, fattivamente, le istanze.

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