Prende 23 multe in un giorno e perde 146 punti: record a Olbia
Se non è un record mondiale è solo perché quella legge sulla decurtazione di punti sula patente è una specificità tutta italiana, voluta dal governo Berlusconi e dall’allora ministro dei Trasporti Pietro Lunardi. Ma di sicuro per un ragazzo di 21 anni di Olbia il primato messo a segno con la perdita di 146 punti sulla patente non ha eguali almeno in Italia. E forse neanche quei 23 verbali per le infrazioni commesse a distanza di poche ore, in un solo giorno.
La notte di follia del 21enne di Olbia
Nella serata del 28 dicembre scorso, una pattuglia dei carabinieri del Radiomobile di Olbia aveva tentato di fermare un’auto per un normale controllo, ma alla vista dei militari il giovane alla guida ha dato il via ad una fuga, durata circa venti minuti, che ha creato un grave pericolo per passanti ed automobilisti. Il giovane era infatti alla guida di una coupé Nissan 350 Z, un’auto da oltre 300 cavalli che è sfrecciata a folle velocità per le vie del centro cittadino con il solo fine di sfuggire alla pattuglia dei Carabinieri. I militari all’inseguimento hanno fatto prevalere il buon senso ed hanno evitato di mettere a repentaglio l’incolumità dei cittadini a spasso per il centro, hanno mantenuto il contatto con il fuggitivo per un certo periodo, ma, alla fine, visto che l’inseguimento stava diventando troppo pericoloso, hanno scelto di attendere un’occasione più favorevole e di non creare pericoli per sé e per gli altri.
L’identificazione e la pesante sanzione all’automobilista
A distanza di qualche giorno il giovane è stato identificato, fermato ed accompagnato in caserma. D. P. 21enne
olbiese, disoccupato e con la patente già sospesa per guida in stato di ebrezza, è stato denunciato per resistenza a Pubblico Ufficiale, segnalato per guida con patente sospesa e gli sono stati elevati 23 verbali per un totale di oltre 3300 euro, oltre a circa 146 punti della patente. Una volta giunto presso il Reparto Territoriale dei Carabinieri D.P. ha ammesso tutto, ha riconosciuto le proprie colpe e ha dichiarato di averlo fatto per fare il “bulletto”, cosa che gli è
costata cara, ma, per fortuna e solo per fortuna, non ha avuto conseguenze più gravi per nessuno.