Putin fornirà armi all’uomo forte libico Haftar. E l’Italia sta a guardare…
La Russia sarebbe pronta a fornire armi al generale libico Khalifa Haftar per circa due miliardi di dollari. Lo scrive il portale arabo elgornal.net, che cita dichiarazioni di fonti diplomatiche arabe ad agenzie libiche. Secondo le fonti, Haftar e il governo russo avrebbero “riattivato” un accordo in materia di fornitura di armi siglato nel 2008, ai tempi del regime di Muammar Gheddafi. La decisione di dare attuazione all’accordo del 2008 sarebbe stata formalizzata da Haftar – che non riconosce il governo di Fayez al-Serraj, appoggiato dall’Onu e purtroppo anche dall’Italia – durante la visita sull’incrociatore russo Kuznetsov, che mercoledì scorso era in transito davanti a Tobruk, di rientro dalla Siria. La notizia è stata confermata da Ismail al-Gul, parlamentare dell’Assemblea dei deputati di Tobruk – alla quale risponde il generale Haftar – in un colloquio telefonico con il quotidiano al-Arab. Per al-Gul, si è trattato di dare “compimento ad accordi esistenti e questo non rappresenta un problema”.
Haftar ora è appoggiato da Russia, Egitto e Francia
“La Russia è ritornata in grande stile nel Mediterraneo per via di una elementare questione che vale nella vita come nella politica: quando ci sono dei vuoti c’è qualcuno che li va a occupare”. Lo afferma in un’intervista il presidente della commissione Esteri del Senato, Pier Ferdinando Casini, commentando l’attivismo di Mosca nello scenario libico a sostegno del generale Khalifa Haftar, capo delle forze armate che fanno riferimento al Parlamento di Tobruk. “L’importante è che la Russia abbia un ruolo costruttivo come può averlo anche in altri scenari”, evidenzia Casini, sottolineando che “il nemico comune è la lotta all’instabilità e al terrorismo”. A proposito del supporto di Mosca a Haftar, il presidente della commissione Esteri spiega che “non è di oggi, è di ieri, non c’è niente di nuovo sotto il sole, sono venute allo scoperto cose che si sapevano. Sappiamo tutti che Francia ed Egitto appoggiano Haftar così come la Russia”.