Ravenna, all’università parte il primo corso di formazione rivolto agli imam
Un corso di formazione per Imam su diritti e doveri della Costituzione italiana “con l’obiettivo di promuovere l’esercizio della libertà religiosa in coerenza con i valori fondanti della società di accoglienza”. Iniziativa lodevole ma quanti imam aderiranno? Il progetto partirà a breve nella sede di Giurisprudenza del Campus di Ravenna ed è rivolto agli Imam e ai ministri di culto di altre religioni, provenienti da paesi extra Ue che intendono operare in Italia, per un dialogo fra religioni e culture, “contribuendo alla costruzione di una convivenza sociale pacifica e nonviolenta”.
Un progetto voluto dal Viminale
Il progetto è stato bandito dal ministero degli Interni e sarà gestito dalla Fondazione Flaminia di Ravenna. Saranno sei le Università coinvolte per fornire il contributo di esperti di problemi religiosi, docenti di diritto ecclesiastico, costituzionale, canonico e sociologi, coordinati dal Consorzio Interuniversitario Siti (Cois): oltre a quella di Bologna, quelle di Calabria, Salerno, Bari, Pisa e
Firenze.
Gli argomenti del corso di formazione
I partecipanti al corso verranno informati sui principi costituzionali in materia di libertà religiosa e di coscienza, libertà di disporre di edifici di culto, libero esercizio del culto, rispetto dei diversi culti e dei non credenti, libertà di celebrare i riti della propria religione e obblighi di legge da rispettare. Diretto da Giovanni Cimbalo dell’Alma Mater, il corso è coordinato da Federica Botti dell’Università di Bologna e si propone di “approfondire le identità culturali e religiose, abituare al rispetto reciproco e alla convivenza come miglior antidoto al radicalismo, all’estremismo religioso e alle intolleranze”.