Renzi torna in scena e minaccia la minoranza Pd: “Ci sarà da divertirsi”
E’ sottilmente minaccioso, Matteo Renzi, nell’intervista a la Repubblica che segna il suo rientro in campo. E la minaccia è naturalmente rivolta all’interno del suo Pd. “Siamo ammaccati dal referendum ma siamo una comunità piena di idee e di gente che va liberata dai vincoli delle correnti. Ci sarà da divertirsi nei prossimi mesi dalle parti del Nazareno”. Il “nemico” di Renzi è sempre lo stesso: la minoranza, personificata dalle correnti.
Ma non doveva lasciare la politica , Renzi, in caso di sconfitta al referendum? Il segretario del Pd la butta in retorica. “Sì, nei primi giorni. Mi tentava: e devo dirle, un po’ per curiosità, un po’ per arroganza”. Poi però: “Ho pensato che solo il vigliacco scappa nei momenti di difficoltà. Ho ripensato alle migliaia di lettere ricevute, al desiderio di futuro espresso da milioni di persone. La nostra battaglia è appena incominciata”. Quanto poi alla campagna referendaria, questa è l’autocritica di Rnzi: “Avrei dovuto metterci più cuore, più valori, più ideali. Insomma, meno efficienza e più qualità”. Sulla questione banche, la faccia di brinzo di
Renzi è a dir poco sconcertante. “Non vedo l’ora che parta la commissione di inchiesta per fare chiarezza sulle vere responsabilità, dai politici ai manager ai controllori istituzionali. Il caso Etruria ci è costato molto. Ma abbiamo fatto tutto quello che andava fatto. Abbiamo commissariato la banca, mandato a casa gli amministratori compreso il padre della Boschi, Etruria è l’unica banca sanzionata due volte, ci sono indagini della magistratura e ci saranno processi: vedremo chi sarà condannato e chi no”.
Vere responsabilità sul caso Etruria? Allora sì che ci sarà da divertirsi, ma, in tal caso, quelli che avranno meno voglia di ridere saranno proprio Renzi e il “Giglio magico”.