Scintille tra Usa e Russia nei cieli della Siria: gli americani colpiscono i civili
Ancora scintille tra Usa e Russia in Siria: i piloti dell’Usaf hanno denunciato che i loro colleghi russi compiono manovre pericolose nei cieli siriani, ma che finora non c’è stato alcun incidente, anche perché gli americani hanno sempre evitato ogni avvicinamenti pericoloso. Intanto però Mosca accusa gli Stati Uniti denunciando che un bombardiere Usa B-52 avrebbe effettuato bombardamenti sulla provincia siriana di Idlib il 3 gennaio, uccidendo oltre 20 civili. Secondo il generale Valeri Gherasimov, capo di Stato maggiore russo, il B-52 avrebbe bombardato il 3 gennaio, senza avvertire la Russia, come concordato, il centro abitato di Sarmada, nella provincia di Idlib, che si trova nella zona in cui è in vigore la tregua. “Come risultato – sostiene ancora il generale russo – oltre 20 civili sono stati uccisi”. Idlib è un governatorato a sud di Aleppo a pochi chilometri dal confine don la Turchia.
La Russia accusa gli americani di non concordare le azioni
Intanto l’aviazione siriana ha ripreso stamani i suoi raid sulle località del Rif settentrionale e orientale di Homs, nel centro del Paese, occupate dall’organizzazione dello Stato islamico (Isis). Lo ha riferito l’attivista di Homs Amro al-Husayn al sito di notizie siriano Aranews. Colpite in particolare le città di Tadmor e di al-Sukhna, i dintorni del villaggio di al-Sharifa e quelli della base aerea militare T4, con “perdite umane e materiali tra le file dell’Isis“, si legge su Aranews. “Con i raid si è assistito a scontri tra l’Isis e le forze del regime, che hanno cercato di avanzare nei dintorni del villaggio di al-Sharifa”, ha spiegato l’attivista, sottolineando che “due elementi dell’esercito governativo sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti”. Infine, si apprende che i negoziati di Astana sulla Siria, che si svolgeranno dal 23 gennaio prossimo, dipendono dall’opposizione che sarà presente. Lo ha dichiarato il presidente siriano Assad in un’intervista ai media francesi. Il presidente siriano ha inoltre confermato la sua disponibilità a condurre i negoziati, affermando che Damasco non avrebbe ostacolato il dialogo. In precedenza il presidente russo Vladimir Putin aveva annunciato l’accordo con il presidente turco Tayyip Erdogan per proseguire il dialogo tra le parti in conflitto in Siria ad Astana. Secondo Putin, questo formato può integrare i colloqui di Ginevra. Il presidente kazako Nursultan Nazarbayev ha sostenuto questa iniziativa ed ha annunciato la disponibilità ad ospitare i negoziati.