Sesto Fiorentino, rogo a un capannone occupato dagli immigrati: un morto
È di un morto il tragico bilancio del rogo divampato mercoledì sera in un capannone utilizzato come ricovero da extracomunitari a Sesto Fiorentino, alle porte di Firenze. Nella struttura in disuso vivevano circa un centinaio di immigrati, per lo più di origine somala. Ancora non è chiaro cosa abbia provocato l’incendio. Tra le ipotesi quella che il rogo sia stato causato da qualcosa che gli immigrati stavano utilizzando per scaldarsi, viste le basse temperature di questi giorni. Sembra, ma le indagini sono ancora in corso, che l’incendio si sia sviluppato da una stufa, a causa di una scintilla.
Tragico rogo: morto un somalo
La struttura era occupata da circa 80 cittadini extracomunitari, quasi tutti somali, provenienti dall’ex occupazione in via Slataper a Firenze e terminata oltre un anno fa. Al divampare delle fiamme gli occupanti sono fuggiti fuori. Durante le operazioni di spegnimento, i vigili del fuoco hanno trovato una persona all’interno del capannone. Le condizioni dell’uomo soccorso sono apparse subito critiche. I sanitari del 118 hanno effettuato le operazioni di rianimazione; poi la corsa verso l’ospedale, che si è rivelata inutile. Il cittadino extracomunitario, 35 anni, è morto per le ustioni riportate. Nell’incendio sono rimasti feriti altri due extracomunitari, le cui condizioni non sarebbero gravi. Sono state poi allestite due tende in piazza Marconi e agli immigrati sono state distribuite coperte e bevande calde. Il capannone di Sesto Fiorentino è stato posto sotto sequestro l’immobile a seguito dell’incendio che si è sviluppato mercoledì notte. La
decisione è stata presa dal pm di turno della Procura di Firenze.