Su fb minacce di morte alla Carfagna per un post contro il femminicidio
Mara Carfagna minacciata e offesa sul web proprio nel giorno in cui l’ex ministra delle Pari opportunità posta su Facebook un pensiero contro il femminicidio. Un gesto vile la cui voluta tempestività rende ancora più sinistro il messaggio.
La Carfagna minacciata su Facebook
L’ex ministro, che dall’inizio del suo mandato parlamentare ha dedicato molte risorse e attenzioni ai temi intestati al rispetto e alla protezione dei diritti femminili, a partire proprio dal dirittto a vivere – e a vivere ovviamente non sotto la continua minaccia di stalking, maltrattamenti domestici o discriminazioni sociali – è stata oggeto di pensanti apparse sul suo profilo facebook a ridosso della pubblicazione di un post sul femminicidio. Un tema di tragica attualità anche in questi giorni funestati dagli omicidi di due donne barabaramente trucidate a Milano a distanza di 3 giorni l’una dall’altra. «Due donne uccise a Milano nel giro di pochi giorni, un omicidio suicidio nel casertano», ha sottolineato la Carfagna nelle ultime ore, aggiungendo: «Il tragico bollettino dei casi di femminicidio in Italia non accenna a fermarsi, anzi, cresce esponenzialmente. La mia battaglia contro la barbarie e la violenza che continuano a colpire ancora troppe donne nel nostro Paese non si fermerà mai, perché mai mi rassegnerò all’idea che una donna possa “finire sotto terra”. È una battaglia di civiltà che dobbiamo combattere tutti insieme». Non solo, sulla sua pagina Facebook la parlamentare di Forza Italia ha anche aggiunto: «Per questo invito il governo a fare ogni sforzo per rafforzare il sistema di prevenzione, di protezione e di tutela a favore delle donne che subiscono quotidianamente soprusi, discriminazioni e violenze, affinché ognuna di loro possa trovare il coraggio di denunciare e possa sentire che lo Stato è al suo fianco. Lo dobbiamo a tutte quelle donne che sono già morte, ma anche – ha poi concluso la Carfagna – a tutte quelle che si possono ancora salvare».
La solidarietà dei colleghi azzurri all’ex ministro
Affermazioni d’intenti nette, forti e chiare che, tra i tanti post e messaggi di approvazione e solidarietà, hanno scatenato anche la reazione violenta chi chi, alla dichiarazione di guerra alla sopraffazione ha pensato di rispondere con offese e minacce. intimidazioni rispedite al mittente che hanno inaturalmente indignato e giustificato la solidarietà per la Carfagna tempestivamente arrivata dal gruppo di FI alla Camera, indirizzata «alla collega, vittima di un episodio grave e inquietante. La rete non sia luogo fuori legge», ha scritto tra i primi su Twitter Renato Brunetta, capogruppo degli azzurri a Montecitorio. E ancora, «tutto il mio affetto e la mia solidarietà all’amica Mara Carfagna, anche a nome dei senatori del gruppo di Forza Italia, per le vili minacce che ha ricevuto su Facebook a seguito di un suo post contro il femminicidio», ha postato il presidente dei senatori azzurri Paolo Romani, ch epoi ha proseguito: «L’episodio è quanto mai censurabile, ancor di più perché le intimidazioni sono indirizzate contro una parlamentare che è nota per il suo impegno quotidiano a favore delle donne vittime di violenza. Mi auguro che l’autore dell’inqualificabile gesto venga presto individuato ed esemplarmente condannato. I social network non possono essere considerati un porto franco per comportamenti di natura criminale».