Terrorismo, controllati 400mila siti in un anno. Ma gli arresti sono solo due
È un impegno massiccio per combattere il terrorismo sul web quello messo in campo quotidianamente dalla polizia postale. A darne la misura sono i numeri del lavoro svolto nel 2016, quando sono stati monitorati più di 400mila siti e oscurati oltre 500 indirizzi web.
Un lavoro massiccio, ma gli arresti sono stati solo due
Dunque, una grande opera di pattugliamento della rete a fronte della quale, però, si sono registrati solo due arresti e otto denunce. Un dato che dà da riflettere considerando la centralità che gli strumenti informatici e la comunicazione telematica hanno per il terrorismo jihadista.
Monitorati oltre 400mila siti
Più alti i numeri della guerra al terrorismo virtuale: 510 contenuti web sono stati oscurati direttamente dal gestore del servizio, mentre 13 profili, tra Facebook e Twitter, sono stati chiusi su segnalazione della polizia postale. Ma anche questi numeri, se commisurati alla mole di spazi controllati, appaiono davvero esigui: gli spazi web monitorati nel complesso sono stati 412.447. Nonostante il grande impegno delle forze dell’ordine e, in particolare, delle loro sezioni specializzate molto resta da fare per scovare l’estremismo e il proselitismo online. E molto di più resta da fare per stanare i terroristi che vi operano e la cui capacità di nascondersi nei meandri della rete, evidentemente, resta elevatissima.