Turchia, a processo due deputati curdi: rischiano 40 anni di galera
Un tribunale della provincia di Van, nella Turchia orientale, ha emesso un mandato di arresto per due deputati turchi del partito filo-curdo Hdp, Lezgin Botan e Adem Geveri. I due parlamentari sono accusati di non aver preso parte, per la seconda volta, all’udienza del processo che li vede imputati per sostegno a un’organizzazione terroristica. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Anadolu, citando fonti giudiziarie. Lo scorso anno la procura di Van aveva aperto un’inchiesta sui due deputati per alcune affermazioni fatte in pubblico a sostegno della causa curda. Botan e Geveri erano stati rinviati a giudizio. La prima udienza del processo, in programma il mese scorso, era stata rinviata a causa dell’assenza dei due deputati, che anche oggi non si sono presentati in aula sebbene fossero rappresentati dai loro avvocati. Secondo l’Anadolu, Botan rischia fino a 40 anni di carcere, mentre Geveri l’ergastolo.
In Turchia prosegue la lotta anti-curda
Dopo che a maggio il Parlamento turco ha votato a favore della rimozione dell’immunità per i deputati accusati di complicità con il terrorismo, il 3 novembre scorso sono stati arrestati 12 parlamentari dell’Hdp, tra i quali i suoi due leader Selahattin Demirtas e Figen Yuksekdag. I deputati si erano rifiutati di testimoniare spontaneamente nell’ambito delle inchieste su presunti legami con il Pkk, in cui erano coinvolti. Nonostante le forti critiche a livello interno e internazionale, Demirtas e Yuksekdag, insieme ai loro compagni di partito, sono ancora in carcere. Per alcuni si tratta di una mossa del
presidente Erdogan per sbarazzarsi del partito che ha impedito al suo Akp di avere la maggioranza assoluta in parlamento, necessaria per approvare una riforma che introduce il sistema presidenziale.