Wikileaks italiana: non solo Renzi e Monti, ecco i nomi di chi veniva spiato

10 Gen 2017 15:38 - di Francesco Severini

Va avanti da otto mesi ma “si può considerare appena iniziata”, per i suoi possibili sviluppi investigativi, l’indagine della Polizia Postale che ha portato all’operazione Eye Pyramid, con la quale è stata fatta luce su un’estesa attività di spionaggio ai danni di istituzioni e pubbliche amministrazioni, studi professionali, personaggi politici e imprenditori di rilievo nazionale.

I nomi dei personaggi spiati 

Oltre a Matteo Renzi e a Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea, ecco gli altri personaggi illustri attenzionati dall’organizzazione di cyberspionaggio per la quale sono stati arrestati Giulio e Francesca Maria Occhionero: il senatore a vita Mario Monti, l’ex ministro Fabrizio Saccomanni, Piero Fassino, Daniele Capezzone, ex portavoce del Popolo delle Libertà e di Forza Italia (governo Berlusconi, Ignazio La Russa, ex ministro della Difesa e parlamentare per Fratelli d’Italia, Vincenzo Scotti, ex ministro degli Esteri e dell’Interno, Alfonso Papa, deputato del Pdl, Paolo Bonaiuti, senatore del Pdl, Michela Vittoria Brambilla, ex ministro del Turismo, Fabrizio Cicchitto, Vincenzo Fortunato, ex capo di gabinetto del Tesoro, Mario Canzio, Ragioniere generale dello Stato, Paolo Poletti, vicedirettore dell’Aisi, il servizio segreto interni. 

Risultano “compromessi” anche i pc in uso a due collaboratori del cardinale Gianfranco Ravasi, dal 2007 presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e del Consiglio di coordinamento tra Accademie Pontificie.

Il commento di La Russa

“Se non sei spiato non conti nulla”, ha commentato Ignazio La Russa a proposito del suo inserimento nella lista delle personalità spiate.  Poi ha affrontato la questione in maniera più articolata: “da un punto di vista personale non sono particolarmente turbato, visto che se fai politica devi essere abituato ad essere trasparente. Questo non può tuttavia riguardare la vita privata, visto che non sarebbe accettabile ad esempio veder spiata la vita dei propri familiari”.  “Diverso è il caso dello spionaggio a danno delle Istituzioni. Qui  entra in gioco la sicurezza dello Stato e indubbiamente preoccupa -conclude La Russa- sapere che possano essere sotto attacco spionistico ministeri e più in generale apparati dello Stato”.

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