«Basta Raggi»: Asor Rosa invoca una «dittatura illuminata» per Roma

11 Feb 2017 12:40 - di Viola Longo
asor rosa

Lo avevano messo nell’elenco degli intellettuali che si sono schierati a difesa di Paolo Berdini, l’assessore all’Urbanistica della giunta Raggi finito sulla graticola per aver detto a La Stampa che «Virginia Raggi è strutturalmente impreparata», che «si è messa in mezzo a una corte dei miracoli» e che «secondo me erano amanti», facendo riferimento al rapporto tra la prima cittadina e Salvatore Romeo. Alberto Asor Rosa, però, non solo smentisce di aver firmato quell’appello, ma chiarisce che, per lui, bisognerebbe piuttosto «persuadere Berdini a lasciare la Raggi»

«La giunta Raggi non può essere corretta»

Per il professore, infatti, «uno come Berdini non sarebbe neanche mai dovuto entrare nella giunta Raggi», che «non può essere corretta». Invece, «va il più rapidamente possibile dismessa». Per Asor Rosa, di fatto, Berdini ha una levatura troppo alta per mischiarsi con quello che accade in Campidoglio. «La mia stima per lui è senza limiti», ha precisato ancora in una intervista a Repubblica l’italianista, che dell’assessore ora al centro delle lotte tra fazioni dei Cinquestelle ha detto che «pensava di poter fare qualcosa di giusto, ma è un convincimento radicalmente sbagliato». «La sua esperienza – ha ribadito – deve terminare il prima possibile». 

Per Asor Rosa ci vorrebbe «una dittatura illuminata»

Dunque, per Asor Rosa, che ancora a inizio gennaio non chiudeva del tutto la porta alla giunta Raggi, invitando il sindaco a prendere posizione contro il degrado, ormai l’esperienza dei Cinquestelle in Campidoglio è senza appello. E la città è arrivata a un tale punto di degrado che «non si può salvare senza un lavoro di anni, non esiste una soluzione in grado di risolvere rapidamente la situazione». Come risollevare, allora, le sorti della Capitale? «Niente politica? Di nuovo un commissario prefettizio?», chiede il cronista ad Asor Rosa e la risposta è sorprendente: «Sa cosa le dico? Che arrivo a pensare che ci vorrebbe una dittatura illuminata». «Un gruppo di esperti di prestigio indiscutibile», precisa il professore, aggiungendo che «solo con un gruppo di questo livello, la direzione di marcia potrebbe essere invertita».

Basta con «polizze a vita» e «strane relazioni»

Anche Grillo, però, ricorda il cronista, «nel 2001 disse: “Meglio una dittatura illuminata che una democrazia di corrotti”». «Serve un periodo di governo che prescinda dalle logiche di affermazione della politica di questa o quella parte. Insomma – ha concluso Asor Rosa – niente polizze a vita, niente strane relazioni. Se c’è un gruppo in grado di farsi accettare, il benvenuto e forse qualcosa cambierà». 

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