Germania indecente: non premia gli agenti che hanno ucciso Amri perché “fascisti”
Un brutto schiaffo alla polizia italiana (e a tutti gli italiani) è arrivato ieri dal governo tedesco. Luca Scatà e Christian Movio , i due agenti del commissariato di Sesto San Giovanni che il 23 dicembre scorso hanno fermato e ucciso Anis Amri, la belva islamista del mercatino di Berlino, non riceveranno più l’onorificenza che era stata inizialmente prevista dalle autorità germaniche per il loro eroico gesto. Questa l’incredibile motivazione: i due agenti italiani sono “fascisti”.
E sì. Si dà il caso che sui profili Facebook e Instagram di Scatà compaiano cose e pose politicamente scorrette: una foto in cui l’agente fa il saluto romano, una foto di “Mussolini tradito” e, dulcis in fundo, un post sul 25 aprile in cui Scatà afferma che non c’è alcunché da festeggiare. Per quanto invece riguarda Movio, l’egente è accusato di aver condiviso alcuni post da siti anti-immigrati e di aver pubblicato una foto di una bottiglia di Coca-Cola con scritto il nome di Adolf. A quel punto, come riferisce il Bild, due ministri della Merkel hanno imposto una immediata marcia indietro: quell’onorificenza non s’ha da concedere. Alla faccia dell’amicizia tra Paesi europei e del fronte comune contro il terrorismo jihadista.
Dire che si tratta di un gesto sgradevole e oltraggioso è dire nulla. All’indomani dell’eliminazione di Amri, quando la Germania e tutta l’Europa tirarono un sospiro di sollievo, i due valorosi agenti divennero oggetto di ammirazione generale. La Merkel e i media tedeschi ringraziarono pubblicamente la polizia italiana ed elogiarono il controllo sul territorio esercitato dalle forze dell’ordine nel nostro Paese. Ciò servì anche a stemperare per un po’ il clima pesante tra Italia e Germania per via dei conti pubblici nell’eurozona e per l’ossessione tedesca in fatto di “austerità” finanziaria.
Non c’è niente da fare: alla fine, l’ideologismo del politically correct prevale sempre. E nel modo più ottuso, rovinando anche un bel momento di gioia condivisa per una vittoria ottenuta sul fronte del terrorismo. Va anche aggiunto che, a determinare questa sconcertante prova di stupidità politica, ha contribuito anche certa spocchia germanica: se i due agenti fossero stati tedeschi anziché italiani, è assai probabile che i governanti germanici non si sarebbero scandalizzati più di tanto degli orientamenti politicamente scorretti degli uccisori della belva islamista.
Che faranno a questo punto il premier Gentiloni, il ministro degli Esteri Alfano, il ministro dell’Interno Minniti? Faranno finta di niente o daranno invece un prova di dignità nazionale protestando con Berlino e ribadendo la loro gratitudine ai due agenti? Staremo a vedere. Certo è che il brutto gesto delle autorità tedesche rappresenta l’ennesima dimostrazione che il poltically correct è l’ideologia del disarmo europeo.