I nuovi Dc a convegno tra sogni di gloria, nostalgie e anti-lepenismo
Grandi (si fa per dire) manovre al centro. Ncd e Ala perdono qualche senatore a palazzo Madama a favore dell’Udc, che a sua volta ha scontato la separazione dell’ala filo governativa (Casini, D’Alia, Galletti, Libè) da quella ortodossa incarnata dal segretario Lorenzo Cesa con Antonio De Poli. Ma nel mondo ex dc il movimento è continuo, reso più frenetico con l’avvicinarsi delle scadenze elettorali. E proprio quella parte centrista, già Udc, che si riconosce senza se e senza ma nei valori del popolarismo europeo, e nell’Europa tout court, si dà appuntamento sabato 11 al teatro Quirino come Centristi per l’Italia. A fare gli onori di casa all’assemblea di amministratori locali saranno Pier Ferdinando Casini, Gianpiero D’Alia, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, Mauro Libè, il presidente della commissione Finanze del Senato, Luigi Marino.
I nuovi Dc alla ricerca dell’eterno ritorno
Dall’appuntamento scaturirà, inoltre, un appello in favore di un movimento di forze moderate, popolari, di tutti coloro, insomma, che sono contrari al populismo di marca lepenista-salviniana, e alle suggestioni sovraniste della destra anti-Ue. Esiste già un pagina Facebook con il nuovo simbolo: un cerchio diviso a metà, con la scritta Centristi X l’Italia su sfondo azzurro e un tricolore nella metà inferiore, che in futuro potrà essere declinato in chiave europeista. Perché come scrive Pier Ferdinando Casini nella lettera di invito, “non servono scorciatoie che danno l’illusione ai cittadini che vi siano risposte facili a situazioni complesse”.