Il Giorno del Ricordo si fa bipartisan: anche la rossa Toscana in seduta solenne
Il Giorno del Ricordo sta diventando una ricorrenza bipartisan. Anche le istituzioni locali guidate dal centrosinistra cominciano a varare iniziative significative. Così non era fino a qualche tempo fa. Anche se l’istituzione del Giorno del Ricordo fu votata, nel 2004, da una larghissima maggioranza inParlamento, l’effettivo rispetto della ricorrenza non è stato affatto semplice e condiviso. A lungo s’è registrato un boicottaggio sordo da parte di tanti amministratori espressi dalle forze politiche di sinistra.
Giorno del Ricordo, l’assemblea toscana in seduta solenne
Quest’anno però sembra che qualcosa cominci a muoversi e che finalmente sia iniziata la demolizione di vecchi muri ideologici. Poi, certamente, anche in questo 10 febbraio assisteremo a insulse provocazioni. Ma qualcosa vorrà pur dire se il Consiglio regionale della rossa Toscana sia convocato in seduta solenne per il Giorno del Ricordo. Venerdì 10 febbraio, alle 11, nella sala consiliare, l’Assemblea toscana tornerà infatti a riunirsi per la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. Interverranno il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani; il presidente della Regione, Enrico Rossi; Stefano Pilotto, docente dell’Università degli studi di Trieste.
Emilia Romagna: «Foibe, una pagina a lungo negata»
Anche da un’altra regione rossa, l’Emilia Romagna, vengono segni di memoria condivisa. «L’istituzione del Giorno del Ricordo è una occasione di conoscenza e un percorso di superamento di parzialitàe risentimenti, un doveroso tributo a quanto avvenne sul confine orientale della nostra Penisola, in quelle terre da secoli di lingua italiana e che nel corso del ‘900 sono passate traumaticamente di Stato in Stato». Così Simonetta Saliera, presidente dell’Assemblea legislativa regionale, in occasione del Giorno del Ricordo. «Quella delle foibe – sottolinea Saliera – è stata una pagina brutta della storia europea. Ancora più brutta perché troppo a lungo taciuta, anzi negata». Speriamo che queste parole siano da premessa anche per ricordare le vittime emiliane delle vendette partigiane del dopoguerra e per riaprire l’orrenda pagina del Triangolo della morte.
Veneto: «Giorno del Ricordo lezione per tutti»
Anche dalle Regioni guidate dal centrodestra sono ovviamente venute stamane parole di riflessione. «Molte sono le cause del silenzio che ha circondato per decenni le tragiche vicende delle Foibe e il profugato degli esuli che, cacciati dalle loro case, dovettero abbandonare la Dalmazia e l’Istria e lasciare case e proprietà in terre che per secoli erano stati parte integrante della Repubblica Serenissima. Continuare a strumentalizzare questa vicenda in una contrapposizione politica spartendo colpe tra destra e sinistra è un errore che impedisce di cogliere aspetti essenziali di quella tragica vicenda su cui invece c’è molto da riflettere e imparare se vogliamo veramente che il Giorno del Ricordo si trasformi in autentica lezione per tutti». A sottolinearlo è il presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti. Le vittime delle foibe e la tragedia degli esuli sono state ricordate stamattina a Verona dal prefetto Salvatore Mulas, dalla presidente del comitato di Verona dell’associazione Venezia Giulia e Dalmazia Francesca Briani e dal presidente della Consulta provinciale degli studenti Edoardo Poli.
Sassari, per la prima volta il Consiglio comunale celebra la ricorrenza
Il 10 febbraio il Comune di Sassari celebra per la prima volta il Giorno del Ricordo con una seduta
solenne del Consiglio comunale. L’Assemblea cittadina vuole «conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale», come previsto dalla legge del 2004 che ha istituito questa ricorrenza.La convocazione del Consiglio comunale in seduta solenne è stata scelta «come strumento di coinvolgimento di tutta la cittadinanza a un evento che deve avere la più ampia partecipazione, per la diffusione della conoscenza di tragici eventi ed evitare che questi possano riaccadere». I lavori si apriranno alle 9.30 con il discorso della presidente Esmeralda Ughi che spiegherà quale sia il valore del Giorno del Ricordo, la sua importanza e perché Sassari abbia deciso di celebrarlo per la prima volta. Seguiranno gli interventi di consiglieri e consigliere sul tema della giornata, per poi lasciare la parola agli studenti dell’istituto comprensivo del Monte Rosello alto.