Medjugorje, il Papa manda un inviato speciale per fare luce sulle apparizioni
Il caso Medjugorje finisce nuovamente sotto la lente d’ingrandimento del Vaticano. Papa Francesco ha infatti nominato un inviato speciale per “acquisire più approfondite conoscenze della situazione pastorale di quella realtà” legate alle presunte apparizioni mariane. Il Pontefice ha incaricato monsignor Henryk Hoser, arcivescovo di Warszawa-Praga (Polonia), di recarsi a Medjugorje quale inviato speciale della Santa Sede.
Una missione pastorale
“La missione – spiega il Vaticano – ha lo scopo di acquisire più approfondite conoscenze della situazione pastorale di quella realtà e, soprattutto, delle esigenze dei fedeli che vi giungono in pellegrinaggio e, in base ad esse, suggerire eventuali iniziative pastorali per il futuro. Avrà, pertanto, un carattere esclusivamente pastorale”. È previsto che monsignor Hoser, “che continuerà ad esercitare l’ufficio di arcivescovo, completi il suo mandato entro l’estate prossima”, spiega il Vaticano.
L’omelia contro le veggenti
Non è una novità la diffidenza di papa Francesco verso i fenomeni delle apparizioni di Medjugorje: nel 2015 durante l’omelia a Santa Marta dedicata all’«identità cristiana», Papa Francesco si espresse contro «quelli che sempre hanno bisogno di novità dell’identità cristiana» e hanno «dimenticato che sono stati scelti, unti» che «hanno la garanzia dello Spirito». E affermò ancora: «Ma dove sono i veggenti che ci dicono oggi la lettera he la Madonna manderà alle 4 del pomeriggio? Per esempio, no? E vivono di questo. Questa non è identità cristiana. L’ultima parola di Dio si chiama “Gesù” e niente di più», ha affermato.
La moda della “Madonna superstar”
Poi lo scorso 25 novembre, nel corso dell’udienza all’Unione Superiori generali degli istituti religiosi maschili trascritta dal direttore di Civiltà Cattolica, padre Antonio Spadaro, il Papa ricordava ancora una volta che “la Madonna vera non è la Madonna capo di un ufficio postale che ogni giorno manda una lettera diversa dicendo: ‘Figli miei, fate questo’ e poi il giorno dopo ‘Fate quest’altro’. Questa moda della Madonna superstar, come una protagonista che mette se stessa al centro, non è cattolica”. Ora la decisione di mandare un vescovo come suo inviato speciale per vederci chiaro.
La commissione d’inchiesta del 2010
Il Vaticano nel marzo 2010 istituì, presso la Congregazione per la Dottrina della Fede, una speciale commissione internazionale di inchiesta e di studio sulle apparizioni della Madonna di Medjugorje, presieduta dal cardinale Camillo Ruini e composta da una ventina di membri tra cardinali, vescovi, periti ed esperti. La commissione ha sottoposto nel febbraio 2014 le sue conclusioni alla Congregazione stessa, competente ora ad adottare le decisioni del caso. Ora la nuova decisione del Pontefice per giungere a un pronunciamento definitivo sulle apparizioni mariane nel piccolo centro bosniaco diventato meta di pellegrinaggio.