Meloni: «Subito una norma contro i voltagabbana e primarie per legge»
È un fiume in piena Giorgia Meloni dai microfoni di Tg1 mattina. Tanti i temi affrontati: dal programma elettorale di Fratelli d’Italia, in crescita in tutti i sondaggi, allo “scandalo” dello stadio della Roma passando per la cosiddetta “clausola anti-inciucio”. «Stiamo lavoriamo per presentarci alle prossime elezioni politiche con una proposta di governo fatta negli interessi degli italiani. Una proposta che dica che l’interesse nazionale italiano, i diritti degli italiani e la nostra identità vengono prima di tutto e che c’è una politica che vuole rappresentare tutto questo». Si può fare – ha spiegato – con contenuti e posizioni chiare su temi come la difesa dei confini, dei lavoratori, della famiglia e la lotta alla povertà.
Meloni: norma anti-inciucio e primarie per legge
«Si può fare – ha aggiunto Meloni – con quella che io ho chiamato una clausola anti-inciucio con cui chiediamo a chi sta in questa metà campo di impegnarsi a non fare mai accordi con l’altra parte, così da non dover più vedere governi tenuti in piedi dai voti dei voltagabbana. E si può selezionando il porta bandiera e la classe dirigente con elezioni primarie per dare agli italiani la possibilità di decidere». Fratelli d’Italia – ha ricordato – ha presentato una proposta di modifica della legge elettorale nella quale ci sono le primarie per legge». Un’idea che ha visto favorevole anche Silvio Berlusconi, incalza ricordando che l’ex premier ha spesso detto che che le primarie normate per legge vanno bene per evitare i rischi dei brogli. «Io sono d’accordissimo. Per questo abbiamo fatto una proposta che
prevede anche le primarie e adesso spero che gli altri partiti del centrodestra dicano quello che vogliono fare e magari ci diano una mano ad approvare una norma di questo tipo».
«Grillo è un irresponsabile»
«Grillo Sentire Grillo dire “ma cosa vi aspettate?” mi lascia basita: ci aspettiamo che vi mettiate a governare, così come ascoltare Di Battista ripetere che loro stanno “facendo esperienza”: non si fa tirocinio da sindaco della Capitale», dice la leader di Fratelli d’Italia attaccando duramente l’amministrazione Raggi, assolutamente inadeguata a governare la Capitale e ancora coperta dal capo, che non può ancora sbarazzarsene. «Nella vicenda del movimento Cinque Stelle penso sia rivelatore il titolo della chat con la quale Virginia Raggi chiacchierava insieme ai suoi collaboratori e dirigenti: “4 amici al bar”. Ecco: sono 4 amici al bar che hanno la presunzione di governare la capitale senza, peraltro, farsi dare una mano da nessuno». Anche il giallo dello stadio giallorosso è la dimostrazione della totale incapacità dei grillini. «Oltretutto – conclude Meloni – non è stato il sindaco Raggi a presentarsi in Campidoglio o nelle sedi amministrative per dire qualcosa sul progetto dello stadio ma è arrivato da Genova Beppe Grillo a dire che non si può fare a Tor di Valle».