Arriva il film Disney con scena gay: la Russia lo vieta, la Malaysia lo censura
Si segnalano altre polemiche per il nuovo film della Disney la Bella e la Bestia che esce nelle sale di tutto il mondo tra due giorni, il 16 marzo. La novità non da tutti gradita è la scena gay – una prima assoluta per la Disney – di cui è protagonista Le Tont, l’aiutante del cattivo Gaston. Dopo che in Russia un deputato ha chiesto al governo di mettere al bando il film, la Malaysia ha autorizzato il lancio del film solo dopo aver tagliato la scena gay. La Walt Disney ha però bloccato la distribuzione del nuovo film e le due maggiori catene di cinema del paese l’hanno rimandata a data da destinarsi, senza fornire un ragione ufficiale.
Il presidente del comitato di censura per il cinema malese, Abdul Halim Abdul Hamid, ha spiegato di non conoscere la ragione della scelta della Walt Disney e ha specificato che il comitato ha approvato la distribuzione del film dopo aver tagliato una scena di omosessualità, proibita nel Paese. “Si tratta solo di una breve scena, ma non è appropriata perché molti bambini guarderanno questo film”, ha detto, aggiungendo che il film è stato attribuito alla fascia P13, che richiede la presenza dei genitori per i bambini al di sotto dei 13 anni. La multinazionale statunitense non ha fatto appello contro la decisione e non ha rilasciato commenti, ma secondo il quotidiano The Star Online, il rinvio della distribuzione è stato attribuito a una “revisione interna”.
Nel rifacimento del cartone animato del 1991, il personaggio di Le Tont, aiutante e amico del belloccio cattivo Gaston, secondo il regista Bill Condon “è confuso sulla sua sessualità”. “Ci sarà una scena alla fine, che però non voglio svelare, che è davvero carina, un momento esclusivamente gay in un film Disney”, ha detto. Una novità che ha fatto molto scalpore oltreoceano e nel vecchio continente.
La settimana scorsa la Russia ha infatti deciso di vietare la visione del film ai minori di 16 anni. Mentre un cinema dell’Alabama, il Henagar Drive-In Theatre, ha annunciato che non proietterà il lungometraggio. “Se non possiamo portare i nostri nipoti a vedere un film, allora non abbiamo alcun interesse neanche nel mostrarlo”, ha scritto il proprietario in un post su Facebook, successivamente rimosso. In Malaysia i personaggi gay possono invece essere ritratti nei film ma solo se mostrano pentimento o sono ritratti in luce negativa. I rapporti omosessuali, anche se consensuali, sono punibili per legge (fino a 20 anni di prigione e frustate).