
La Fedeli parla di povertà. Proprio lei, la più ricca del governo Gentiloni
Home livello 2 - di Girolamo Fragalà - 4 Marzo 2017 - AGGIORNATO 4 Marzo 2017 alle 18:10
Prima la storia delle bugie sul titolo di studio. Poi quella del reddito alla Paperon de’ Paperoni. Una Paperon de’ Paperoni in versione femminile. È sempre la ministra Valeria Fedeli a trovarsi al centro delle critiche e delle battute ironiche. Il web “impazzisce” solo a sentirne il nome, una valanga di link, vignette, commenti negativi, spesso anche insulti. E lei non fa nulla per evitarlo. Anzi, ogni volta che parla ne dice una delle sue e finisce nel tritacarne.
Valeria Fedeli, gaffe da record
L’ultima performance è da record. Proprio nel momento in cui è esplosa la notizia che è lei la più ricca tra i ministri del governo Gentiloni, si mette a discettare sulla povertà. Dall’alto del suo reddito (ha dichiarato 151,457 euro annui) Valeria Fedeli ha pensato bene di affermare che i cittadini non devono vivere in condizioni di povertà. Ci mancherebbe altro, la solita frase scontata, stile da che pulpito viene la predica. L’ha pronunciata con nonchalance aggiungendo pure che l’Europa è importante, così com’è altrettanto importante essere europeisti. Ed ecco che arriva un’altra valanga di battutacce, visto che l’Europa è considerata la causa principale della povertà della gente. Il finale della Fedeli è travolgente: «Sostengo Reniz perché ha dimostrato di saper produrre cambiamento». E qui c’è la botta conclusiva. Perché che Renzi sia stato uno dei peggiori premier l’hanno capito tutti, ma proprio tutti. Anche chi non ha la laurea.