Palermo, rivolta al carcere Malaspina: i detenuti si barricano nella sala comune

6 Mar 2017 9:52 - di Martino Della Costa

Ci risiamo: appena ieri abbiamo registrato l’ultimo caso di aggressione a un agente penitenziario nel carcere di Pescara, che neanche 24 ore scatta una nuova emergenza. Stavolta siamo in Sicilia, esattamente nell’isitituo di pena minorile Malaspina di Palermo, dove un nutrito gruppo di giovani detenuti ha agitato una sommossa che ha destato non poco allarme.

Rivolta di giovani detenuti al carcere Malaspina

Tutto è cominciato nella tarda serata di ieri (domenica 5 marzo ndr), quando un gruppo di detenuti del carcere minorile Malaspina di Palermo – una decina di giovanissimi carcerati – si è barricato per diverse ore nella sala comune. La protesta morava a ottenere più permessi e un cibo miogliore a mensa. Intervenuta una pattuglia della Polizia, coadiuvata nell’azione anche da uan squadra dei Vigili del fuoco, le forze dell’ordine sono riuscite a sedare la protesta e così, poco prima dell’una di notte, il gruppo di giovani rivoltosi ha riaperto la stanza in cui si era rinchiuso e, uno alla volta, sono rientrati tutti pacificamente nelle loro celle. 

Una struttura per il recupero giovanile che…

Il carce Malaspina è attualmente un centro di recupero giovanile, non a caso scelto negli anni novanta dal regista Marco Risi per girare tra i suoi corridoi e nei supi spazi all’aperto il film drammatico Mery per sempre, (anche se nel film l’istituto di pena veniva chiamato, per evitare citazioni reali, con il nome di Rosaspina). Già nella fiction, allora, quella struttur, con tutti i suoi operatori dediti alla rieducazione e al reinserimento dei giovani detenuti, denunciava oggettivi  problemi interni legati alla realizzazione concreta di quello che – sulla carta – è un lodevole progetto di riabilitazione sociale, ma che poi, nella pratica quotidiana, evidenzia non poche difficoltà destinate spesso a sfociare in disguidi di ordine gestionale, come quello che si è appena concluso, per fortuna pacificamente. 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *