Retata di ultrà dell’Atalanta: si drogavano in bagno prima delle partite (video)

7 Mar 2017 15:12 - di Robert Perdicchi

In provincia di Bergamo, la Polizia di Stato ha eseguito una misura cautelare che dispone 11 custodie cautelari in carcere, 7 arresti domiciliari, 3 obblighi di dimora e 5 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria, emessa dall’Autorità giudiziaria nei confronti di 26 soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, rapina e resistenza a pubblico ufficiale. Le indagini, avviate nel settembre 2015 nel contrasto all’attività di spaccio tra i frequentatori della “movida” e nei luoghi di ritrovo dei giovani bergamaschi, hanno consentito di acquisire gravi elementi indiziari a carico di un gruppo di italiani, nonché di un albanese e di un serbo, in prevalenza “ultras” dell’Atalanta alcuni dei quali pregiudicati – dediti alla cessione di ingenti quantitativi di droga, anche tra i tifosi della tifoseria atalantina: tra gli indagati anche un settantatreenne e un sessantatreenne. 

In particolare, dalle immagini è evidente che numerosi tifosi dell’Atalanta, prima di assistere alla partita, acquistavano e assumevano sostanza stupefacente, soprattutto cocaina, nei pressi dello stadio o addirittura al suo interno, incappucciandosi per poi compiere azioni violente. Circostanza che, peraltro, è stata accertata anche prima dei noti tafferugli avvenuti, nel gennaio 2016, nel centro di Bergamo, dopo la partita contro l’Inter, che ha portato a contestare anche il reato di resistenza a pubblico ufficiale, riconducibile a condotte violente poste in essere al termine dell’incontro calcistico. Nel corso dell´inchiesta, supportata da centinaia di ore di intercettazione e dall´impiego di numerose telecamere nascoste, è stato così documentato un vorticoso giro di denaro, la violenza di una rapina ai danni di un corriere di droga (“…ci hanno presi a sprangate”), nonché diverse estorsioni nei confronti di tossicodipendenti “insolventi” nel pagamento delle dosi. Con uno slang e un linguaggio in codice tipico usato dagli arrestati: dalla frase ripetuta come un mantra “mai una gioia”, riportata anche in uno striscione in curva, ai “pallini” per identificare le dosi di droga, alle cautele raccomandate “occhio a schiacciarla che è stracroccante”, ai toni esaltati “quando fa la patatina è il top….una scagliata della madonna”.

 

 

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