
Se l’animale eredita per testamento: ecco come e quando si può fare
Cronaca - di Redazione - 3 Marzo 2017 alle 15:38
Quando il testamento privilegia… il cucciolo di casa, intendendo per cucciolo non l’ultimo nato di una grande famiglia, ma il suo congiunto a quattro – o due – zampe che dir si voglia. Già, proprio così: cane, gatto, criceto o canarino che sia, depositare a un notazio le ultime volontà testamentarie a favore di animali o cause sociali è un tema sempre più sentito dagli italiani: e i dati in merito parlano chiaro…
Quando per testamento eredita l’animale di casa
Stando a quanto rilevato in indagini sociologiche e studi di settore, negli ultimi 10 anni sarebbe stato registrato un incremento del 10% del numero di lasciti disposti in favore di Onlus. Tra questi, a donare sarebbero soprattutto le donne, oltre il 60%, e nella metà dei casi il valore del lascito non supererebbe i 20.000 euro. Ma attenzione, avverte la Lav, il testamento è sempre una questione delicata: meglio informarsi per tempo e fare chiarezza sul futuro dei nostri beni e dei nostri cari, compresi, appunto, quelli a quattro zampe. In Italia, infatti, a differenza di altri Paesi, gli animali, non possono essere nominati eredi diretti, con il rischio di essere assegnati in eredità a qualcuno che non li curi come vorremmo, ma che li eredità e gestisce solo per secondi fini.
Come e perché a ereditare può essere un cucciolo
Il testamento, allora, è lo strumento che ci consente di scongiurare questo rischio, facendo sì che i nostri animali ne vengano indirettamente beneficiati, designando come erede diretto una persona fisica o giuridica (associazione o fondazione) di nostra fiducia, che amministri l’eredità e assicuri che l’animale venga accudito e curato in base alle nostre specifiche disposizioni. Per chiarire qualsiasi dubbio ed esaminare aspetti pratici della controversa questione, allora, la Lav sta organizzando una serie di incontri. Il prossimo, nello specifico, realizzato con il patrocinio di Asign (Associazione italiana giovani notai) e con il patrocinio e la collaboazione del Consiglio Nazionale del Notariato, si terrà l’11 marzo a Brescia, e avrà per titolo dal titolo “Fare testamento-perché e come lasciare un segno”. A seguire, poi, sono previstio in agenda anche gli incontri del 6 maggio a Vicenza e del 7 maggio a Venezia.
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