Sequestrati 530mila euro, il bottino delle rapine ai bancomat. E non solo…
La sua fedina penale vanta reati di vario genere ma il crimine che lo ha inchiodato è banale e, purtroppo, specie ultimamente assai in voga tra ladri e rapinatori. E così, andando a scavare anche in virtù di altre indagini intestate al malvivente, si è scoperto che l’uomo arrestato nel mese di agosto del 2016 nell’ambito dell’operazione “Vacanze romane” insieme ad altri complici, per una serie di assalti a sportelli bancomat nelle province di Bologna, Roma e Milano, si era parecchio da fare…
Sequestrato mezzo milione di euro, frutto dei furti ai bancomat
Tanto che la polizia tributaria della Guardia di Finanza e la squadra Mobile della Questura di Bologna, per ordine del tribunale, sono arrivati a sequestrargli beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per 530.000 euro. E allora, il provvedimento considerando che il provvedimento di sequestro riguarda 2 abitazioni e 2 terreni che si trovano tra Castel San Pietro e Castel Maggiore, nonché 1 automobile, 2 motoveicoli e vari rapporti bancari. Non solo: più nel dettaglio, grazie alle indagini patrimoniali svolte su delega del sostituto procuratore Domenico Ambrosino, dalle Fiamme Gialle, è stato possibile dimostrare la pericolosità sociale dell’uomo. Il soggetto in questione, infatti, come anticipato in apertura, ha diverse specie di reato intestate a suo nome e di cui deve render conto penalmente e anche economicamente.
Una fedina penale che “vanta” di tutto un po’…
L’uomo infatti, interessato già da numerosi precedenti giudiziari a partire dalla fine degli anni ’90, è stato segnalato anche in passato per ricettazione, lesioni personali, oltraggio a pubblico ufficiale, furto in abitazione, trasporto di materie esplodenti ed altre prodezze di questo genere. Di conseguenza, anche i beni riconducibile a lui – come detto tanti, prestigiosi, di vario genere e riconducibile a diversi tipo di reati a lui ascrivibili – una serie di entrate di valore assolutamente sproporzionato rispetto alle sue disponibilità, sono stati sottoposti a sequestro di prevenzione, in applicazione delle norme contenute nel Codice Antimafia. Tanto per non far mancare mancare nulla ai suoi addebiti giudiziari…