Il Piccolo Principe (in 300 lingue) diventa il libro più tradotto al mondo dopo Bibbia e Corano
“Il Piccolo Principe”, capolavoro dello scrittore francese Antoine de Saint-Exupéry (1900-1944), è stato tradotto in hassaniya, un dialetto arabo parlato nel Sahara del Marocco. Il romanzo è ora disponibile in 300 lingue, rendendolo il libro più tradotto al mondo dopo la Bibbia e il Corano. L’annuncio del raggiungimento del nuovo record è stato dato dalla Fondation Antoine de Saint-Exupéry di Parigi, che gestisce i diritti internazionale dell’autore. Si calcola che siano state vendute oltre 200 milioni di copie nel mondo del romanzo. L’hassanya è la lingua parlata nel Sahara marocchino, tra Oued Noun e il fiume Senegal in Mauritania.
Il Piccolo Principe ha superato i 200 milioni di copie
Questo dialetto arabo pressochè sconosciuto al grande pubblico è stato invece significativo per Antoine de Saint-Exupéry, dato che è dal sud del Marocco, nella zona in cui viene utilizzato ancor oggi l’hassanya, che lo scrittore francese trasse ispirazione per il suo celebre racconto. Antoine de Saint-Exupéry fece il servizio militare in Marocco nel 1921, per poi tornare in terra africana nel 1927 come responsabile aeropostale della compagnia Latécoère a Capo Juby (l’attualeTarfaya), dove gli abitanti parlano l’hassanya. Qui iniziò a scrivere il suo primo romanzo, “Corriere del sud”, pubblicato nel 1929.