“Ti amo” compie 40 anni, Tozzi rivela: «Le femministe volevano linciarmi» (video)
“Ti amo, un soldo, ti amo, in aria, ti amo, se viene testa vuol dire che basta, lasciamoci. Ti amo…”. Una canzone d’amore, solo una canzone d’amore, tra le più belle della storia della musica italiana, sicuramente una delle più vendite in assoluto, eppure in grado di scatenare le femministe e tutta l’area politica di sinistra che le sosteneva. «Un verso di quel brano, “fammi abbracciare una donna che stira cantando”, scatenò grandi polemiche, fece arrabbiare le femministe, si scatenarono contro di me, eravamo negli anni Settanta, tutto veniva buttato in politica, eppure quello era un verso d’amore, a una donna che un uomo amava…». La rivelazione è di Umberto Tozzi, ospite di Linus e Nicola Savino a Radio Deejay per festeggiare l’uscita, nel 1977, a 40 anni di distanza, del singolo “Ti Amo”, che rimase al primo posto della classifica dei singoli più venduti dal 23 luglio al 22 ottobre, senza interruzioni.
Il successo inatteso di “Ti amo”
«Mai mi sarei aspettato un successo simile, lo ammetto, ma quando scoprii che la canzone iniziava a sfondare anche all’estero…». Umberto Tozzi oggi lancia la compilation “40 anni che TI AMO”, raccolta comprendente due inediti, uno co-firmato da Eros Ramazzotti, più una selezione di classici del cantante piemontese registrati dal vivo, da Gloria a Gli altri siamo noi, e la versione della stessa “Ti amo” in duetto con Anastacia . L’amore per quel brano resta immutato: «Ritengo Ti amo uno dei pezzi più originali del mio repertorio, questo sotto il profilo musicale, per l’idea del giro armonico e perché arriva emozionalmente in maniera molto viva, ha un riff che non si può non cantare né dimenticare». E ancora oggi, quando la si sente per radio, tutti la iniziano a canticchiare…