Al Salone Margherita gli ultimi giorni del Duce nel dramma firmato Pingitore

3 Mag 2017 19:33 - di Redazione

È lo spettacolo che non ti aspetti, una trilogia nata dalla mente geniale e dalla penna di Pier Francesco Pingitore. Dopo lo straordinario successo di pubblico e di critica ottenuto nelle precedenti rappresentazioni proprio nei luoghi dove è stata scritta la storia, a Campo Imperatore,  e acquistato dai canali Rai, lo spettacolo arriva a Roma al Salone Margherita e sarà in scena dal 10 al 14 maggio con un cast stellare. Due atti, unici nel loro genere di rappresentare un uomo e la sua storia. Costumi, scenografie, tutto curato in maniera attenta e particolareggiata. L’intento è quello di andare, per ciò che è consentito oltre i fatti storici, ricostruiti secondo la creatività dell’autore senza intaccare la sensibilità dello spettatore e nel rispetto della storia dell’Italia.

Lo spettacolo di Pingitore tra viaggi onirici e ricostruzioni storiche

Lo spettacolo unisce due momenti cruciali della vicenda umana e politica di Benito Mussolini, negli ultimi anni della sua vita, dalla prigionia a Campo Imperatore  sul Gran Sasso, all’ultima notte trascorsa insieme a Clara Petacci. Ore di angoscia e di ripensamento scandiscono gli ultimi momenti attraverso viaggi onirici e dialoghi frutto dell’immaginazione con personaggi che hanno fatto parte della sua vita e in ultimo il dialogo più sincero lo avrà con la vita stessa.

Le note di regia di Pingitore su “Scacco al Duce”

Scrive Pingitore nelle note di regia: «Le ragioni per le quali ho scritto e messo in scena la trilogia dedicata all’arresto, alla liberazione e infine alla morte di Benito Mussolini, sono da ricercare nel desiderio di spiegare, per primo a me stesso, i moti dell’animo, o quelli che io ritengo tali, del protagonista assoluto della tragedia italiana e dei vent’anni che la precedettero». «Compito arduo – premette Pingitore – e forse arbitrario, quello di indagare nel labirinto psicologico di un uomo che nella sua vita è stato tutto e il contrario di tutto. Che ha suscitato passioni, entusiasmi, rancori e odii in più generazioni di italiani, quali forse nessun altro nella nostra storia». «Nel bene e nel male, di Mussolini ho cercato di non tacere nulla di essenziale. La mia non è certo l’opera di uno storico, né mai  avrei la pretesa, ridicola,  di esserlo. Mi basta portare alla luce  – conclude Pingitore – quella che io ritengo la condizione umana di un uomo che, da bambino, vidi da prima quasi idolatrato e poi, da un giorno all’altro, gettato nella polvere e calpestato».

Nei due atti di Pingitore Mussolini è Luca Biagini

Protagonista della serie, nel ruolo di Benito Mussolini, è Luca Biagini, attore di grandissimo talento, dotato di una sorprendente somiglianza fisica. Con lui, Roberto Della Casa, Carlo Ettorre, Mauro Mandolini, Marco Simeoli, Antonio Pisu, Barbara Lo Gaglio, Sabrina Pellegrino, Morgana Giovannetti, Federico Perrotta e Valentina Olla. Coreografie di Evelyn Hanack. Scene e costumi di Graziella Pera

 

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