«Il bonus mamma? Incentivo ridicolo. Ispiriamoci al modello inglese»
Il bonus mamma domani risolverà il problema della denatalità in Italia? Il no è pressoché scontato. Ottocento euro, una tantum, sono una goccia nel mare. Ecco perché in Fratelli d’Italia c’è chi propone di ispirarsi all’estero. Lui si chiama Vincenzo Zaccarini, è un imprenditore italiano che da molti anni vive e lavora nel Regno Unito e si adopera per rappresentare gli italiani all’estero. E nel suo ruolo di coordinatore di Fratelli d’Italia per Londra ha lanciato una proposta ispirata al modello anglosassone.
Bonus Mamma: le tutele della maternità a Londra
«Seguo attentamente lo scenario politico italiano – spiega Zaccarini –ultimamente ho seguito l’iter parlamentare in merito al bonus “mamma domani” e da imprenditore vorrei portare all’attenzione degli italiani un modello di successo già collaudato in Inghilterra. Le politiche attuali attraverso il progetto “mamma domani” prevedono un bonus di 800 euro per ogni nascituro del 2017, un contributo ridicolo poiché tale somma servirebbe a coprire neanche i primi giorni di vita del bimbo. Decidere di fare un figlio è un passo importante ed è impensabile che qualcuno approfitti del bonus da 800 euro per mettere al mondo un nuovo nato».
Il bonus Mamma domani svanisce in pochi giorni
Da qui il suggerimento ispirato al modello anglosassone. «La mia proposta prevede un diverso approccio, sostenere le famiglie attraverso la detrazione dell’IVA su tutti i prodotti (pannolini, latte in polvere, vestiario etc..) necessari alla crescita dei figli in una fascia da 0 a 10 anni d’età». In Italia accade invece esattamente il contrario. Basta vedere quel che accade per il latte artificiale. Una norma impone il prezzo pieno, senza possibilità di sconti, per incentivare l’allattamento al seno. Così, le tante mamme che non possono allattare naturalmente oltre al danno, si ritrovano anche la beffa di dover spendere cifre folli. Un litro di latte può raggiungere gli 8 euro.
La proposta di Vincenzo Zaccarini sul bonus mamma all’inglese
Secondo Zaccarini «la detrazione dell’IVA dovrà essere prevista nello specifico su prodotti Made in Italy e su prodotti di prima necessità di società estere qualora non prodotti da aziende italiane. Così facendo daremmo la possibilità a molte più famiglie di utilizzare prodotti di alta qualità, inoltre si favorirebbe l’economia del paese». Non solo: si tratterebbe, conclude l’esponente di Fratelli d’Italia, «di una proposta perfettamente attuabile che darebbe un aiuto costante e reale alle famiglie e all’economia italiana». Altro che le mancette del governo.