A 71 anni picchia un uomo: «Sono invalido». Poi la scoperta: è un ex pugile

24 Giu 2017 14:18 - di Redazione

«Sono invalido, gli ho dato solo una spinta». Si è presentato in un’aula di tribunale dinoccolato e vistosamente claudicante per rispondere dell’accusa di lesioni. Ma , come si legge sul Messaggero, il 71enne Mario Romersi ha tenuto nascosto il suo segreto. Era stato rinviato a giudizio per aver dato un pugno a un uomo di 48 anni dopo una banale lite da strada. Ma di fronte al giudice ha spiegato di non essere in grado di compiere un gesto del genere. «Non vede? Non riesco nemmeno a muoverlo questo braccio», ha detto per provare la sua innocenza. Senza però, si legge ancora sul Messaggero, rivelare la sua vera identità. Dietro quell’apparente e innocuo vecchietto dall’accento romanesco, che di professione fa il macellaio, si nascondeva un ex pugile.  Una delle stelle della boxe nazionale.  Gli amici di vicolo Moroni dove Romersi è nato e cresciuto, lo chiamavano l’Animale di Trastevere. Un colpo che il 49enne Luca G. dopo una lite  per motivi di traffico, ha potuto saggiare in strada, riportando  lesioni guaribili in 23 giorni. L’uomo è stato condannato a due mesi per lesioni. 

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