La Cirinnà non si accontenta mai: «Ora voglio adozioni gay e utero in affitto»
Dopo aver ottenuto le unioni civili adesso Monica Cirinnà punta più in alto: consentire alle coppie omosessuali di adottare bambini o ricorrere alla maternità surrogata. «Abbiamo dimostrato che l’Italia può conquistare diritti impensabili fino a ieri – ha detto in un’intervista a Repubblica – ma siamo soltanto all’inizio del cammino». La senatrice del Pd ha in mente una nuova legge che eguagli in tutto e per tutto le unioni civili tra gay al matrimonio tra uomo e donna, riconosca i figli delle coppie gay al momento della nascita, conceda adozioni aperte a single e omosessuali e regolamenti la gestazione per altri.
Cirinnà chiede una legge sulle adozioni gay
«Li ritengo diritti fondamentali – ha spiegato la senatrice dem a Repubblica – aver dovuto sacrificare il futuro dei bambini nati nelle coppie gay per far passare la legge è stato per me un passo forzato e doloroso». Ora punta a portare a casa sia la stepchild adoption sia la “gestazione per altri”. «Esiste una componente ultraclericale che di certo non ha favorito la legge e che si è opposta con forza all’adozione coparentale – ha detto ancora la Cirinnà – Nelle famiglie formate da un uomo e da una donna, lei partorisce, il padre riconosce il bambino. Mica adotta suo figlio e così per estensione dovrebbe avvenire nelle coppie formate da due madri o da due padri». Chiaramente la Cirinnà sottintende la maternità surrogata: la stessa a cui ha fatto ricorso Nichi Vendola per avere un figlio insieme al compagno. «Per quanto mi riguarda – ha concluso – ritengo tutto questo un atto d’amore straordinario».