L’incredibile storia di Kodi, il cane eroe che salva i padroni e che il tribunale fa sopprimere
Magistratura a senso unico: succede anche in Tasmania. E normalmente il senso unico imboccato è quello indicato dal codice interpretato a proprio uso e consumo, senza considerare minimamente circostanze e reazioni possibili. Ancora una volta, allora, è la vittima a passare per carnefice e a subire una sentenza che, nel caso di cui stiamo per parlare, è una condanna a morte.
L’incredibile storia di Kodi, il cane eroe che ha salvato la sua famiglia
Già, perché alla fine della storia, tra decreti in tribunale e campagne di solidarietà sui social, Kodi, il pastore tedesco che ha difeso la sua famiglia umana dai ladri che avevano fatto irruzione di notte nella casa dei suoi padroni, dopo aver rimediato 7 coltellate ed essere comunque riuscito a mettere in fuga gli intrusi, ha subito l’oltraggio perpetrato in punta di legge che ha imposto ai suoi proprietari di tenerlo in gabbia a vita e con la museruola nelle sue uscite. È a quel punto che il cane, che si era semplicemente limitato ad esercitare le sue funzioni cane fedele al padrone fino a morire pur di garantire la sua incolumità, ha cominciato a no n riprendersi dalle ferite del coltello e da una depressione post-traumatica che lo ha portato a peggiorare di giorni in giorno.
E che un tribunale ha intimato di sopprimere…
E a nulla sono valsi gli sforzi dei padroni e il sostegno ricevuto da chi, sgomento rispetto a tanta incredibile ingiustizia, si è mobilitato sul web a favore di Kodi: su Facebook un gruppo chiamato “Kodi’s army”, l’esercito di Kodi, ha raccolto 12 mila membri che avevano anche lanciato una colletta per aiutare a sostenere i costi delle cure. Purtroppo però l’eroe a quattro zampe non ce l’ha fatta. “Kodi ha perso la sua battaglia” sono state le parole con cui i suoi proprietari affranti hanno comunicato in Rete la morte del loro amato cane. Ora, come riporta il Giornale che al caso di Kodi ha dedicato un ampio servizio, «la pagina ha iniziato una petizione, chiamata “Kodi’s Law”, “la legge di Kodi”, per ottenere cambiamenti al “Dog Act”, la legge che aveva etichettato il pastore tedesco come pericoloso e lo aveva costretto in gabbia condannandolo a morte per aver tentato di difendere la sua famiglia.