Torino, il bimbo ferito esce dal coma. La Procura indaga per lesioni plurime
Non è più in coma farmacologico il piccolo Kelvin, il bimbo di 7 anni ricoverato all’ospedale Regina Margherita per le ferite riportate sabato sera in piazza San Carlo. I medici del reparto di Rianimazione hanno ridotto al minimo la sedazione e lui comincia a respirare da solo. La prognosi resta riservata. Accanto al piccolo, in ospedale, il papà, commerciante di orgini cinesi, e la sorellina, che era con il piccolo in piazza. Uno dei due ragazzi che hanno salvato il bambino si chiama Mohamed: i genitori del bambino lo cercavano, desiderosi di ringraziarlo, e lui si è presentato a sorpresa al Regina Margherita. Preoccupa il quadro clinico di un’altra donna: quella ricoverata nella rianimazione del San Giovanni Bosco, anche lei in sedazione profonda per arresto cardiaco da compressione della cassa toracica: si temono danni neurologici. Sempre al San Giovanni è stato trasferito dalla rianimazione alla medicina d’urgenza il signore di 66 anni con trauma toracico e ematoma contusivo frontale.
La procura di Torino ha intanto aperto un procedimento a carico di ignoti per lesioni personali plurime anche gravissime in relazione ai fatti avvenuti sabato sera in piazza San Carlo. Allo stato è esclusa la finalità di terrorismo dei fatti.
“Le indagini in corso – precisa la nota della Procura – riguardano, da un lato, la causazione del panico e del movimento della folla presente (che si stima nel numero di circa 30.000 persone) e, dall’altro, l’acquisizione di documentazione amministrativa di qualsiasi genere, delle autorizzazioni rilasciate (anche rispetto alla vendita di prodotti vari, tra cui quelli contenuti in bottiglie di vetro) e delle misure di sicurezza e prevenzione adottate, anche con riferimento alle modalità di accesso a piazza San Carlo”. La nota specifica, poi, che “le indagini vengono allo stato compiute attraverso acquisizioni di dichiarazioni di persone presenti ai fatti, inclusi i feriti (privilegiando quelli che hanno patito le lesioni più gravi), nonché attraverso l’ulteriore analisi dei filmati disponibili e le dettagliate relazioni del personale addetto all’ordine pubblico (inclusa l’attività di sorveglianza degli accessi alla piazza)ed all’assistenza sanitaria”. Il numero dei feriti, conclude la nota, si aggira intorno alle 1500 unità, “numero che potrebbe crescere in considerazione del fatto che cure ed assistenza sono richieste dalle persone ferite anche in località diverse da Torino”.