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Il “Sun” ammette la bufala: Napoli via dalla lista delle città più pericolose

Home livello 2 - di Eleonora Guerra - 22 Luglio 2017 - AGGIORNATO 22 Luglio 2017 alle 14:33

Il Sun fa retromarcia: Napoli non è più nella lista dei luoghi più pericolosi del mondo, che il tabloid aveva stilato appena qualche giorno fa. Sul sito l’articolo c’è ancora, ma la città non compare più fra «i più pericolosi angoli del mondo», che comprendevano città come la roccaforte dell’Isis Raqqa, la capitale somala Mogadiscio o la capitale del Venezuela Caracas, percorsa dalle proteste contro il presidente Maduro. 

Meloni: «Nessuno può insultare l’Italia»

Sono andate dunque a segno le proteste suscitate dalla scelta del giornale britannico, che ai più era apparsa come un attacco pretestuoso alla città e all’Italia. A farsi sentire, oltre al sindaco Luigi De Magistris e al governatore Vincenzo De Luca, erano stati tra gli altri Matteo Renzi e Giorgia Meloni. «Vittoria», ha esultato la leader di Fratelli d’Italia dopo la retromarcia, parlando di una vittoria degli italiani, arrivata nonostante il silenzio del premier Paolo Gentiloni e del ministro degli Esteri Angelino Alfano, ai quali pure era stato sollecitato un intervento. «Ma noi la nostra dignità nazionale la difendiamo nonostante loro e siamo certi che anche il Sun abbia capito che nessuno può insultare l’Italia a piacimento», ha aggiunto Meloni. 

«Ci invidiano perché Napoli ha tutto»

«Ho grande stima e considerazione per chi ammette di aver sbagliato, sono lieto che il Sun si guadagni una nuova verginità togliendo Napoli dalle città più pericolose del mondo», ha commentato lo scrittore Maurizio De Giovanni, fra le molte voci che si erano levate quando il caso è esploso. «Mi diverte anche l’idea – ha poi ironizzato – che in questo modo ottenga un secondo titolo, guadagnandone due al prezzo di uno: potrebbe inaugurare una nuova via, quella della notizia assurda con la smentita successiva». Per Antonio Sergio, titolare del Gran Caffè Gambrinus, un simbolo della città, i britannici del Sun «ci invidiano perché qui a Napoli abbiamo troppo». «Tutti i turisti che passano da qui se ne vanno via con le lacrime agli occhi perché sanno che lasciano un posto incantevole e meraviglioso. Napoli è la città più bella del mondo, la toccano per invidia», ha aggiunto l’imprenditore, aggiungendo che «se non avessimo un’importanza nessuno scriverebbe di Napoli, invece lo fanno anche per guadagnarsi pubblicità e mettersi in mostra». È stata poi la delegata all’Autonomia del Comune di Napoli e ideatrice dello sportello online “Difendi la città”, contro «le narrazioni distorti e diffamatorie della città», Flavia Sorrentino, a sottolineare come la marcia indietro sia un risultato dello scatto di orgoglio dei napoletani e dell’Italia.

Una vittoria dell’orgoglio di Napoli e dell’Italia

Il Sun, ha spiegato Sorrentino, è stato «subissato dallo sdegno dei napoletani, smentito dall’Ambasciata italiana a Londra, schernito con sagace ironia dall’Aeroporto internazionale di Capodichino». «Con la scelta di smentire se stesso si è evidentemente squalificato ma, cosa più importante, si è reso protagonista di una evidenza rincuorante per chi lavora incessantemente per il risollevamento di Napoli», ha commentato Sorrentino, chiarendo che «non accettiamo più che sciacallaggio e sensazionalismo» e spiegando che contro il Sun era stata anche interrogata «l’avvocatura comunale per intraprendere eventuali azioni legali».

 

 

 

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22 Luglio 2017 - AGGIORNATO 22 Luglio 2017 alle 14:33