Omicidio-suicidio all’Argentario, la madre ha ucciso il figlio nel sonno
Restano ancora ignoti i motivi che hanno portato il capo della polizia municipale di Monte Argentario, Loredana Busonero, a uccidere il figlio 17enne e poi a togliersi la vita. Intanto, però emergono nuovi dettagli sulla tragedia che ha sconvolto un intero paese.
Il figlio ucciso nel sonno
La donna, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbe sparato al figlio mentre era ancora a letto a dormire, poco prima delle 8. Subito dopo si sarebbe tolta la vita. È stato confermato, inoltre, che l’omicidio-suicidio è stato compiuto con la pistola di ordinanza. Sono stati i vicini di casa a sentire gli spari e a dare l’allarme. Gli inquirenti – ma anche tutti coloro che conoscevano la donna – stanno cercando di trovare una spiegazione a quanto accaduto, ispezionando pc e carte del comandante dei vigili, ma anche ripercorrendo le tappe della sua vita. Nel 1986 fu segnata dal suicidio del padre. Due anni fa, la morte del marito e padre del ragazzo, Marco Visconti. L’uomo, avvocato, ex sindaco di Monte Argentario (1995-2004) ed ex vice presidente della Provincia di Grosseto (2004-2006), il 15 maggio 2015, è stato stroncato a 56 anni da un’improvvisa emorragia.
Una tragedia «inspiegabile»
Fino alla tragedia, però, Loredana Busonero non aveva fatto registrare particolari segni di disagio e anche il giorno prima si era recata regolarmente al lavoro. «Siamo di fronte a un omicidio-suicidio che appare inspiegabile. Il paese è sconvolto da questa tragedia, tutti siamo scossi, rivoltati, piegati dalla costernazione e dal dolore. Mai ci saremmo aspettati una cosa del genere, accaduta all’apparenza senza alcun motivo», ha detto il sindaco di Monte Argentario, Arturo Cerulli, che ben conosceva la comandante della polizia municipale. Il sindaco, che è stato tra i primi a recarsi nella villetta a schiera della famiglia Visconti, ha raccontato che «ci sentivamo e vedevamo quasi tutti i giorni e anche ieri ci siamo sentiti per telefono e poi incontrati di persona per parlare dei problemi quotidiani». «Sono scioccato da questa tragedia commessa da Loredana, un’eccellente dipendente comunale, da tutti conosciuti e stimata per il suo lavoro», ha proseguito il primo cittadino, ricordando la donna come «impegnata nel lavoro e dedita al suo figlio adorato».
A Monte Argentario un paese sotto choc
«Qualcuno dice in queste ore che Loredana negli ultimi giorni era un po’ nervosa, ma escludo che lo fosse per il lavoro, che ha sempre svolto con competenza e dedizione, sapendo sempre affrontare tutte le questioni piccole e grandi», ha proseguito il sindaco, allontanando anche l’ipotesi che alla base del gesto possano esserci stati problemi con il figlio. «Non credo proprio – ha detto Cerulli – Francesco era un ragazzo bravo, bello, alto, il figlio che ogni genitore vorrebbe avere». «Sono scioccato, siamo scioccati in paese, perché – ha concluso il primo cittadino – sembra mancare proprio la logica in quello che è accaduto».