Sicilia in default, Crocetta “in croce”: la Corte dei Conti boccia il bilancio 2016
Il presidente della Regione siciliana più impopolare della storia, Rosario Crocetta sta vivendo in queste settimane un finale di legislatura sotto assedio, specie dopo al decisione della Corte dei Conti di sospendere il giudizio sul Bilancio 2016 della Regione. Per lunedì 10 luglio il presidente dell’Ars Ardizzone, ha convocato una seduta straordinaria dell’Aula durante la quale il presidente della Regione e l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei dovranno riferire sulla gravissima crisi finanziaria della Regione.
E proprio entro il 10 luglio il governo di Crocetta dovrà consegnare alla Corte dei conti la documentazione contabile la cui mancanza ha impedito ai giudici di parificare il rendiconto del 2016, sospendendone il giudizio. “Crocetta e Baccei – ha dichiarato Ardizzone – dovranno riferire sia sulla gravissima situazione in atto, denunciata oggi dal procuratore generale della Corte d’appello della Corte dei conti nella requisitoria finale, che sulle misure correttive che intenderanno adottare”.
Non va tanto per il sottile Marco Forzese, capogruppo dei Centristi per la Siciliana all’Assemblea regionale siciliana, il quale ha affermato che: “La mancata parifica al rendiconto della Regione Siciliana è un fatto molto grave. I magistrati contabili hanno forti dubbi sul bilancio della Regione e sulla tenuta dei conti. A questo punto sarebbe meglio che l’assessore Baccei staccasse i biglietti per rientrare definitivamente a Roma e porre fine a questa triste esperienza. Era stato presentato come una sorta di Maradona, oggi invece scopriamo che si trattava di Blissett”.
“La sonora bocciatura da parte della Corte dei Conti del Bilancio 2016 della Regione Siciliana certifica che ormai il default è dietro l’angolo. Il governatore Crocetta e i partiti che lo hanno irresponsabilmente sostenuto fino al baratro hanno di fatto ucciso le speranze e il futuro dei nostri figli”, è quanto ha duramente l’ex presidente del Senato e maggiorente di Forza Italia in Sicilia, Renato Schifani.
Ma i colpi più duri per Crocetta arrivano proprio dal centrosinistra e da quelli che sin oggi sono stati suoi compagni di cordata: “E’ veramente molto singolare assistere all’importante giudizio di parifica del rendiconto generale della Regione Siciliana, reso dalle Sezioni Riunite della Corte dei Conti, con l’assenza del presidente della Regione Rosario Crocetta e dell’assessore all’Economia, Alessandro Baccei. Oggi la Sicilia pullula di candidati alla Presidenza della regione, ma dovrebbero prima studiare e dare delle risposte vere ai moniti fatti quest’oggi dalla Corte dei Conti”, ha seraficamente affermato Michele Cimino, portavoce di Sicilia Futura e deputato all’Assemblea regionale siciliana.
Financo per il maggiore sindacato della sinistra, attraverso il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro, la sospensione del giudizio di parifica sul bilancio 2016 da parte della Corte dei conti “è un fatto eclatante, senza precedenti, che conferma la precarietà della situazione economico- finanziaria della Regione siciliana. Ma anche una certa disinvoltura del presidente della Regione che appena qualche settimana fa assicurava che tutto era a posto”. Insomma, nella Sicilia di fine impero crocettiano al peggio non vi è davvero mai fine.