Vitalizi, sull’abolizione è gara tra la demagogia del M5S e l’ipocrisia del Pd
Vitalizi penultimo atto. Domani se ne occuperà la Camera dei deputati, dopodiché il provvedimento passerà al Senato per l’ultimo atto. Che non consiste, come si vuol far credere, nella loro abolizione, già intervenuta nel 2012, ma nella retroattività del calcolo del metodo contributivo sui vitalizi in essere. Norma palesemente incostituzionale perché intacca i diritti acquisiti. Norma pericolosissima perché oggi tocca ai parlamentari ma domani – chissà – potrebbe toccare ai professori e dopodomani persino agli operai. Comunque sia, il festival della demagogia non ammette ripensamenti, ma solo rilanci. «Domani sarò alla Camera per seguire i lavori dell’aula sui vitalizi. Basta privilegi per gli onorevoli: una volta per tutte», ha tuonato via tweet a nome del M5S, Beppe Grillo. E fa un po’ sorridere tanta virulenza se solo si pensa che mentre la Camera di domani sarà tutto un ribollire di grida e di insulti per licenziare a tempo di record una legge, quella Richetti (Pd), la cui posta palio è un risparmio di 76 milioni annui, i cittadini normali si staranno chiedendo come sia possibile che un solo manager, Flavio Cattaneo, sia prossimo a intascare una liquidazione di svariati milioni (c’è chi dice 20, chi 40) dopo sedici mesi di onorato lavoro in Tim. Ma poco importa: ormai Cinquestelle e Pd si contendono a colpi di tweet e di post la primogenitura nell’abolizione dell’obbrobrioso privilegio e non hanno tempo per occuparsi di altro. Con la differenza che i primi hanno dalla loro i Vaffaday contro la casta mentre i secondi giocano a fare le puttane onorate avendo al proprio interno, in termini di volti e di nomi, il peggio o il meglio (fate voi), di quel che la casta può offrire. Risultato: comunque vada sui vitalizi, il M5S ha già vinto e il Pd ha già ha perso. Una prospettiva che il renziano Emanuele Fiano tenta di esorcizzare innalzando la bandiera dell’orgoglio di partito: «Domani – dice – assisteremo alla Camera ad un grande inedito: Grillo sarà in tribuna per sostenere una legge del Pd». Sui vitalizi, insomma, è gara a chi la spara più grossa. Chiunque la vinca, non sarà il migliore.