Bologna, sgomberato il centro sociale Labàs: tentò di boicottare il libro su Ramelli (video)

8 Ago 2017 12:12 - di Massimiliano Mazzanti

 

Alba di fuoco, quella odierna, a Bologna. La Polizia ha sgomberato il Labàs, il “centro sociale” della centralissima via Orfeo, ritrovo di noti estremisti, tra i quali quelli che, non più tardi di un mese fa, si mobilitarono vanamente per impedire la presentazione del graphic-novel dedicato alla vita e al sacrificio di Sergio Ramelli. In pieno assetto antisommossa, gli agenti si sono presentati davanti al Labàs tra le 6 e mezza e le sette del mattino, ma, purtroppo, erano “attesi”. Evidentemente, ieri, nelle fasi preparatorie dello sgombero, qualcuno dalla Questura o dal Comune ha fatto partire la classica “soffiata”, permettendo agli estremisti di non farsi cogliere del tutto impreparati. Però, ad attendere le forze dell’ordine c’erano non più di una trentina di attivisti del “centro”, i quali, pur avendo opposto una “tignosa” resistenza – col tentativo di sfondare il cordone di agenti all’esterno del Labàs e con l’incendio di suppellettili e chissà cos’altro all’interno, provocando un incendio di consistenti proporzioni -, non hanno potuto evitare lo sgombero. Insomma, un paio d’ore di tensione che Bologna non ha pienamente vissuto solo grazie all’orario che ha permesso di completare le operazioni prima che il traffico cittadino si addensasse, col rischio di mandare in “tilt” i trasporti cittadini. Ancora nei giorni scorsi, tanti cittadini avevano sottoscritto alcune petizioni che chiedevano di liberare lo spazio pubblico abusivamente occupato e causa di non pochi disagi per gli abitanti del quartiere già da anni; finalmente, la Questura ha deciso di mettere fine una volta per tutte a questa situazione di illegalità.

 

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