
Giovanni Toti: “Oggi in Italia le destre unite sarebbero al 45 per cento”
Home livello 2 - di Guglielmo Gatti - 25 Settembre 2017 - AGGIORNATO 25 Settembre 2017 alle 20:18
Le sorprendenti elezioni in Germania tengono banco anche in Italia. “Il segnale che arriva all’Italia, se la vogliamo interpretare con tutte le dovute differenze, è che la grande coalizione ha penalizzato i partiti tradizionali che non sono riusciti a trovare risposte nuove e ricette nuove per un continente in cerca di identità e ancora molto preoccupato nonostante la ripresa economica”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti commentando con i giornalisti l’esito del voto in Germania, oggi a margine della visita al Salone Nautico insieme al segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini. “Diciamo – ha aggiunto Toti – che tutti e due i principali e tradizionali partiti tedeschi, sia quello del cancelliere Merkel sia quello dei socialisti di Schulz, hanno pagato certamente la grande coalizione nonostante fosse un governo che in economia ha fatto molto e certamente in Europa ha rivendicato posizioni tedesche anche in modo muscolare, anche troppo”. “Le grandi coalizioni in Italia per ricette e per numeri non sono possibili. Se le destre in Germania stessero insieme, starebbero al 45% esattamente come saranno in Italia a marzo quando si voterà”. Così il presidente Toti ha commentato l’esito del voto paragonando la situazione tedesca con gli scenari italiani. “Il voto tedesco – ha sottolineato il governatore ligure e consigliere politico di Silvio Berlusconi – dimostra molto semplicemente e banalmente che i due partiti principali dell’Europa non hanno saputo cogliere il senso di disagio di un continente in cerca di identità e hanno entrambi perso. L’Alternative für Deutschland, un partito di destra, ha saputo interpretare il disagio di larghi strati della popolazione tedesca”.