Il video hard finisce sul web. Sconvolta, lascia tutto e fugge via
Ancora una storia di un video hard che finisce su internet e sconvolge la vita di una ragazza e della sua famiglia. La vittima è una giovane di Pozzuoli oggi diciannovenne. La ragazza, come riporta il Mattino, ha provato a guardare avanti, ad ascoltare le persone care che le dicevano lasciar perdere, che prima o poi tutto sarebbe passato, dimenticato, archiviato. Ci ha provato a cambiare scuola, a lasciare il liceo nel quale aveva frequentato i primi anni, sperando che sarebbe bastato a chiudere la storia che l’aveva trasformata in un oggetto di gossip ambulante. Ma sono stati tutti tentativi a vuoto, inconsistenti, di fronte alla gogna che il suo nome si portava appresso. Ha cambiato città, ha abbandonato la casa natale, ha chiuso i ponti con Pozzuoli, il Comune nel quale ha vissuto fino al dramma in cui è precipitata lo scorso anno. Quella che racconta il Mattino, è la storia di una ragazza che ha scelto di cambiare casa, cambiare strada, cambiare città. Un anno fa, la sua vicenda finì al centro del gossip più feroce, quello che si insinua attraverso chat riservate per poi esplodere sui social. La storia del video hot della ragazza di Pozzuoli venne divulgato sui social, era l’autunno del 2016: il caso del suicidio di Tiziana Cantone aveva svelato la pericolosità di internet, quando venne dato l’allarme su una vicenda simile.
Video hard divulgato, individuato il responsabile
Vicenda simile a quella di Tiziana, con l’aggiunta che protagonista e vittima della gogna dei social è una studentessa giovanissima, oggi diciannovenne finita al centro del peggiore gossip possibile. Ne è nata un’inchiesta, che in questi giorni ha fatto registrare una svolta procedurale. Proprio mentre la ragazza e i suoi hanno raccontato agli inquirenti la propria determinazione a cambiare domicilio, si legge ancora sul Mattino, a lasciare un ambiente diventato impossibile per tutti, la procura di Napoli ha chiuso l’inchiesta. Forte delle indagini del commissariato di polizia di Pozzuoli, ma anche degli esiti del lavoro informatico della polizia postale, l’inchiesta è stata chiusa in pochi mesi: è stato individuato il presunto responsabile della divulgazione del filmato hot, l’accusa è di violazione della privacy.