Parte il treno di Padre Pio: da Napoli e Salerno porterà i fedeli a Pietrelcina
Un treno storico che da Napoli e da Salerno consentirà a migliaia di turisti di visitare ogni settimana i luoghi di San Pio e conoscere le eccellenze del territorio sannita. Si è tenuta oggi, con il primo viaggio, la cerimonia inaugurale del progetto “In treno per Pietrelcina”, che rientra nelle attività promosse da Regione Campania e Fondazione FS Italiane, con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
Numerosi i turisti che questa mattina hanno raggiunto Pietrelcina con il treno in partenza dalla stazione di Napoli Centrale. A bordo anche il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il sindaco di Benevento Clemente Mastella, il presidente di Coldiretti Campania Gennarino Masiello, il presidente della Fondazione FS, Mauro Moretti, il direttore della Fondazione FS Luigi Francesco Cantamessa e l’arcivescovo di Benevento, monsignor Felice Accrocca.Abbiamo mantenuto il nostro impegno”, ha dichiarato De Luca raccontando che “arrivando in treno a Pietrelcina ho visto tante famiglie, soprattutto bambini e anziani, in un clima straordinario che riflette il risveglio di tutte le aree interne della Campania. Stiamo lavorando per dare respiro al Sannio e all’Irpinia, e riscoprire un nuovo sentimento di orgoglio. La Campania – ha aggiunto De Luca – è particolarmente ricca di luoghi religiosi e pensiamo di attivare altri percorsi turistici. Un flusso religioso ed economico che consentirà a tanti giovani di lavorare e restare in Campania”.
De Luca ha poi assunto un impegno con il sindaco di Benevento Mastella: «Organizzeremo una seconda corsa del treno, e non solo una come previsto, con tappa turistica a Benevento. Un impegno che ci costerà 70mila euro, in un clima di grande amicizia e soddisfazione, accogliendo nel cuore i valori di Padre Pio». Secondo Domenico Masone, sindaco di Pietrelcina, “oggi parte la ricostruzione del nostro territorio ed inizia una nuova fase di sviluppo economico e turistico. L’arrivo del treno storico, che dovrebbe fermarsi in tutti i territori coinvolti, è frutto di una importante sinergia istituzionale con Regione Campania, Mibact, Enti, Fondazione Fs e Rfi. Adesso arriva il compito più difficile: mettere da parte i campanilismi locali e condividere un unico modello di sviluppo».