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«Stupratori in galera, clandestini a casa»: la Meloni contro il padre dei marocchini

«Stupratori in galera, clandestini a casa»: la Meloni contro il padre dei marocchini

Home livello 2 - di Giorgia Castelli - 14 Settembre 2017 - AGGIORNATO 14 Settembre 2017 alle 14:52

Non si placano le polemiche dopo l’intervista a Matrix al padre dei due marocchini che facevano parte del branco degli stupratori di Rimini. Quelle parole («mi dispiace per la ragazza, ma i miei figli hanno imparato la lezione. Si faranno due o tre anni di carcere e poi usciranno puliti, si potranno fare una famiglia e vivere felici») stanno scatenando un vero inferno. Parole sconcertanti, un’ulteriore choc per la turista polacca e la transessuale peruviana stuprate senza un minimo di pietà. 

Giorgia Meloni reagisce e il suo è un intervento durissimo: «La sinistra ha ridotto l’Italia a questo schifo: una terra che non garantisce la sicurezza ai suoi cittadini, dove i criminali non vengono puniti e i delinquenti clandestini vengono coccolati dallo Stato». La leader di Fratelli d’Italia incalza: «A questo signore voglio dire di non fare troppo affidamento nel compassionevole sistema italiano, perché con noi al governo le cose cambieranno: A cominciare da lui e dai suoi figli».

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14 Settembre 2017 - AGGIORNATO 14 Settembre 2017 alle 14:52