Drogato alla guida uccide marito e moglie. Nel 2006 gli fu revocata la patente
Continuiamo pure ad occuparci delle classifiche internazionali (ma chi è che le aggiorna?) sulla corruzione e mandiamo a quel paese chi ancora si ostina a credere che la vera emergenza italiana sia il consumo di droga, senza distinzione alcuna tra leggere e pesanti. Basta, per rendersene conto, gettare un occhio sui tanti fatti di cronaca che anneriscono le pagine dei giornali. Basta annotare quante volte un drogato alla guida falcia vite innocenti.
È accaduto a Ferentino, nel Frusinate
Esattamente quel che è accaduto ieri pomeriggio sulla Casilina, nel territorio di Ferentino, in provincia di Frosinone, dove un giovane ingegnere, Giancarlo Marrandino di 37 anni, impiegato allo stabilimento Fiat di Piedimonte San Germano, nei pressi di Cassino, e sua moglie Rosaria Orlando, dipendente di una piccola azienda dell’indotto automobilistico, sono morti a seguito di un incidente stradale. I due viaggiavano a bordo di una moto Suzuky guidata dal marito in un tratto di strada considerato tra i più pericolosi della zona. Ma non è stato l’asfalto a tradire i due centauri, bensì una smart proveniente dalla direzione opposta, guidata da un 32enne di Alatri, Francesco Scarsella, che li ha travolti e uccisi. L’impatto è stato talmente violenti che i residenti della zona hanno riferito di aver sentito un grande boato. Le condizioni dei coniugi sono apparse subito disperate: l’uomo è morto praticamente sul colpo, mentre la donna è deceduta durante il trasporto in aereo all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina.
L’automobilista drogato è finito in manette
Questo di Ferentino sarebbe uno dei tanti sinistri stradali se non fosse che a Scarsella, rimasto anch’egli ferito nell’incidente, la patente era già stata revocata 11 anni fa perché sottoposto alla misura di sorveglianza speciale e che lo stesso era drogato al momento dell’impatto. Ai suoi polsi sono scattati le manette dei carabinieri che lo hanno arrestato per omicidio stradale plurimo aggravato. Secondo dati diffusi dalla Polizia Stradale, nei primi sei mesi dell’anno in corso, i morti per incidenti stradali sono stati 727 contro 695 del 2016. Gran parte di questi sono imputabili all’alcol e alle droghe. Sempre in quel periodo, infatti, delle 38.936 persone controllate con l’etilometro, ben 2.088 sono risultate positive.