Addio a Gianfranco Idini, “pioniere” del Msi nella difficile sezione Marconi

3 Ott 2017 14:50 - di Antonio Pannullo

Ci è giunta notizia della scomparsa, avvenuta il 3 agosto scorso, di uno dei “pionieri” del Movimento Sociale Italiano a Roma, e fondatore, insieme ad altri di una delle sezioni più difficili di Roma, quella di Marconi. Gianfranco Idini, classe 1933, aveva un negozio di borse e pelletteria a pochi metri dalla sezione di via Luca Valerio. Come spesso capita, a Roma, vi sono dei negozi, sia il barbiere sia il meccanico sia l’emporio, che ancora più di un bar (dove possono entrare tutti), diventano un po’ il salotto di un determinato gruppo umano e – come in questo caso – politico. Così il negozio di Idini divenne il ritrovo dei camerati che gravitavano intorno alla sezione. Addirittura, la bottega di Idini anticipò la sezione, perché i fondatori, tra cui Terranova, Carminati , Colacchio Fraschetti, Tabone, Laudante, Anselmi, Amadei ed altri, si incontravano e tenevano le loro riunioni proprio nel sottoscala del negozio di Idini, in via Gherardi. Idini, ricordato con affetto da tutti  i frequentatori della sezione, che anche pochi giorni fa si sono rivisti a una cena in via Gherardi, era sempre presente, frequentava tutti, curava in un certo senso i rapporti umani tra gli iscritti e con la gente del quartiere, che era un quartiere “rosso”. Collaborò col primo segretario Fraschetti per l’avvio della sezione e, come lui, era seguace di Giulio Caradonna, avvocato e parlamentare missino, molto noto a nella capitale in quegli anni. Idini insomma per tanti anni fu il collante umano di tutti camerati della zona: di fronte al suo negozio c’era il laboratorio artigianale del tre fratelli Moretti, il più anziano dei quali, Roberto, era un combattente della Repubblica Sociale Italiana. Vi erano altri combattenti della Rsi, tra cui la madre di Luigi Tabone, Gianelia, ausiliaria delle Saf della Rsi, tuttora vivente. La sezione Marconi era un po’ una sezione atipica nel  contesto romano: intanto non aveva stretti rapporti con le altre, era una sezione autonoma, per così dire, era frequentata anche da elementi di Avanguardia Nazionale oltre che da missini, e da elementi della Rsi, come si è detto: anche il primo segretario Fraschetti proveniva da quell’esperienza, anche se aveva solo …16 anni quando fuggì da casa per arruolarsi! L’altra caratteristica della sezione Marconi, intitolata ad Ezio Maria Gray, parlamentare fascista, volontario della guerra italo-turca e della Grande Guerra, scomparso nel 1969, era che era composta da interi nuclei familiari: genitori e figli frequentavano la sede, andavano in vacanza insieme, facevano campeggi, trascorrevano le festività insieme: insomma, più che una sezione era una vera comunità militante. Tanto che i membri continuarono a vedersi anche dopo la chiusura della sezione (nel negozio di Idini, ovviamente) e anche nel corso degli anni successivi. Fino a oggi, perché certi legami non si rompono mai. E il merito è stato anche di uomini come Gianfranco Idini.

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