Berlusconi scrive a Gentiloni: «Lasci stare lo Ius soli, dia una casa ai terremotati»
«Sta per iniziare il secondo inverno dopo il terremoto. È stato consegnato meno di un terzo delle casette previste. La quasi totalità delle scuole è ancora da ricostruire e le macerie sono ancora a terra. Non si può andare avanti, anzi, non si può continuare a stare fermi così. Ridare una casa alle persone rimaste senza, rimuovere le macerie, ricostruire le scuole è l’unico Ius Soli che conta e che va realizzato immediatamente». Con una lettera indirizzata direttamente al premier Paolo Gentiloni, Silvio Berlusconi lancia un appello affinché la priorità politica del governo, in scadenza di mandato, non sia quella di una legge per la cittadinanza agli immigrati ma reperire fondi per dare finalmente una casa ai terremotati, e non solo quelli dell’Abruzzo.
«Egregio presidente Gentiloni -si legge nella lettera di Berlusconi a Gentiloni- il 14 ottobre, visitando la zona rossa di Casamicciola a Ischia, ho incontrato persone coraggiose, ferme nella volontà di andare avanti. A loro promisi che le avrei pubblicamente chiesto di non abbandonarle al loro destino e di procedere con provvedimenti immediati, utili a far avere una nuova casa alle 1.800 persone rimaste senza».
«Glielo chiedo oggi, a un anno di distanza dal giorno in cui il terremoto colpiva nuovamente Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio, portando grande devastazione e nuovi lutti, per i quali rinnovo la mia vicinanza a tutte le famiglie e a tutte le comunità colpite. I nostri parlamentari delle zone colpite dal terremoto si sono prodigati in questo anno senza fare polemiche. Sono pronti a continuare per tutto il tempo che serve. Presidente Gentiloni, nella risposta alla situazione determinata dal terremoto è in gioco il destino di migliaia di persone, ed è in gioco anche la credibilità delle istituzioni e della intera classe politica. Accolga la mia e nostra disponibilità».