Disastri naturali, Italia al settimo posto tra i paesi più colpiti. La Cina al primo
Nel 2016 sono state 411 milioni le persone colpite dai disastri provocati dalle catastrofi naturali. Un numero quattro volte superiore al 2015, quando le persone colpite erano 98 milioni. In calo, al contrario, il numero di vittime, passate da 22.000 a 7600. A livello globale sono stati 301 i disastri naturali che hanno interessato 102 Paesi, provocando 97 miliardi di dollari di danni economici. E l’Italia è tra i dieci Paesi più colpiti, una triste classifica in cui occupiamo il settimo posto.
Sono i dati del Cred (Centre for the Epidemiology of Disaster) che fotografano l’impatto devastante dei disastri che hanno segnato il 2016. L’India è il Paese in cui è stato colpito, da catastrofi naturali, il maggior numero di persone: circa 311 milioni di persone hanno visto i propri raccolti distrutti dall’alternanza di siccità, ondate di calore e inondazioni. Le stime globali sono però solo indicative perché a causa delle difficoltà di raccolta dei dati nelle regioni più povere o con maggiori limitazioni politiche non sono stati registrate milioni di persone colpite dagli stessi fenomeni in Etiopia, Somalia e Malawi. La Cina è invece il Paese dove le catastrofi naturali hanno provocato più morti, 1.151. Seguono India (884 morti) ed Ecuador (676 vittime causate dal terremoto). L’Italia si piazza al settimo posto della classifica per mortalità con 299 vittime causate dal terremoto del 24 agosto.
Il Consiglio Nazionale italiano Ingegneri stima che dal 1968 al 2014 l’Italia abbia speso circa 120 miliardi di euro per la ricostruzione post terremoti. Una cifra che equivale a 2,4 miliardi di euro all’anno. Il costo della prevenzione per rendere gli edifici pubblici e privati più sicuri e risparmiare vite umane sarebbe stato poco meno di 94 miliardi di euro.