
La Boschi a Ercolano, grandi pulizie. Il web ride: «Quando pulite le banche?»
Home livello 2 - di Carmine Crocco - 28 Ottobre 2017 - AGGIORNATO 28 Ottobre 2017 alle 23:41
Grottesca storia, tutta targata Pd, a Ercolano. Accade che Maria Elena Boschi annunci il suo arrivo nella città vesuviana e che il sindaco renziano, Ciro Bonajuto, voglia fare bella figura. Il direttore dei servizi tecnici del Comune ordina così la pulizia straordinaria delle strade. Tutto deve apparire lindo e felice: dalle vie intorno all’albergo della ministra spariscono persino i manifesti mortuari. Tanto attivismo igienista è naturalmente notato dai cittadini e scoppia, immancabile, la polemica sul web, con tanto di lazzi e risate. Della vicenda si accorge Massimo Gramellini che sul Corriere della Sera annota perfidamente: «Considerato l’elevato tasso di servilismo di certi funzionari addetti al decoro pubblico, basterà mandarla (la Boschi ndr) in pellegrinaggio per sei o settemila weekend perché alla fine tutta l’Italia sia pulita come la Svizzera, banche comprese».
La Boschi ci rimane male e si mette a piangere su Facebook: «Mi domando perché devo essere attaccata anche oggi da grandi commentatori su carta e piccoli manganellatori su web semplicemente perché ho prenotato, a mie spese, un albergo, per andare a un’iniziativa politica? Perché devo ricevere insulti e offese anche per questo?».
Ma il bello deve ancora venire. I dipendenti della ditta appaltatrice della pulizia urbana sono in polemica con il sindaco. E decidono di fargli un dispetto. Durante la notte avviene una improvvisa interruzione del servizio. Nelle prime ore della mattina Ercolano si presenta così inondata di rifiuti. I sacchi di immondizia rimangono persino nelle vicinanze della sede del Comune. Il servilismo si rivela talvolta un boomerang.